Musei civici e Museo della figurina saranno aperti, ad ingresso gratuito, anche sabato 31 gennaio, solennità del patrono di Modena san Geminiano.
Mille nuovi reperti – tra cui un’ascia in pietra di 300 mila anni fa, sepolture, tombe, statuette e vasellame in bronzo – sono esposti al Museo civico archeologico (Palazzo dei Musei, viale Vittorio Veneto 5), che ha da poco rinnovato gli arredi e il percorso espositivo. Il Museo, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, è aperto il 31 gennaio ad ingresso gratuito, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. E’ l’occasione per visitare anche le Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia. Il riallestimento della collezione tessile Gandini, composta da migliaia di frammenti databili tra l’alto Medioevo e l’Ottocento, è invece il piatto forte dell’intervento di restyling che ha interessato il Museo civico d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal medioevo all’età moderna ed è aperto, ad ingresso gratuito, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Dalle 10.30 alle 18 si può visitare il Museo della figurina, che si trova a palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103. Si tratta della più importante collezione al mondo di piccole stampe, con 500 mila esemplari che permettono di ripercorrere storia, costume, sport e passioni di 150 anni di storia dalle leggendarie Liebig ai mitici album dei calciatori che hanno fatto sognare generazioni di bambini. Il Museo ospita inoltre la mostra “Esopo e la volpe”, che propone figurine, volumi illustrati originali, il fac-simile del trecentesco manoscritto medievale “Romulae Fabulae” di Gualterius Anglicus e il più antico documento figurativo della favola “La volpe e la cicogna”, conservato su un’idria a figure rosse del IV-III secolo, rinvenuta in una tomba di Corchiano e custodita al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma. Curata da Paola Pallottino, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata e studiosa di storia dell’illustrazione, organizzata e prodotta dal Museo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra sulla fortuna delle storie del grande favolista greco presenta come unici protagonisti gli animali, connotati simbolicamente a metaforizzare vizi e virtù umane.
Il 31 gennaio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, si potrà salire anche sulla torre Ghirlandina, monumento inserito dall’Unesco nell’elenco che tutela il patrimonio mondiale dell’umanità. Dalle 15 alle 19 si potranno visitare anche le sale storiche del Palazzo comunale.