“Ho ricevuto in data odierna alle ore 11.30 un fax della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna con il quale si invia, in attesa di trasmettere il parere di competenza, il verbale dei Comitati Tecnico-Scientifici per i Beni Archeologici e
Architettonici e Paesaggistici, relativo al progetto esecutivo del Civis per il lotto di Strada Maggiore”.
“Va innanzi tutto evidenziato che la diffusione politicamente mirata del testo, prima ancora che venisse portato a conoscenza delle Amministrazioni interessate e della stessa Direzione Regionale, è un fatto indecente, che
la dice lunga su come le procedure di legge vengano strumentalizzate per interessi politici. Tutto ciò non fa onore al Ministero dei Beni Culturali e getta un’ombra sulla stessa procedura seguita.
In queste ore, autorevoli rappresentanti del citato Comitato richiamano alla necessità di procedere “prima con una valutazione complessiva e generale, poi si parte”,dimenticando forse che la valutazione complessiva è stata l’oggetto specifico della Conferenza dei Servizi che ha approvato il
progetto definitivo.
È opportuno sottolineare che l’atto che può intervenire legittimamente nel procedimento di approvazione del progetto esecutivo in parola, è esclusivamente il parere della Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici dell’Emilia Romagna, di cui il Comune di Bologna resta in attesa. Tale parere, infatti, dovrà specificare su quali elementi si deve
sviluppare la “ulteriore riflessione generale sul progetto” in riferimento alle prescrizioni date dagli organi ministeriali nella sede della
Conferenza dei Servizi che ha approvato il progetto definitivo. Il recepimento di tali prescrizioni è un obbligo cui è doveroso per tutti
attenersi, mentre cosa diversa e fuori da qualunque legittima procedura sarebbe introdurre altri e differenti elementi che configurerebbero un danno per la città e per l’opera pubblica di cui si parla.
Con serenità quindi attendiamo il parere dell’organo competente con piena disponibilità a collaborare per vedere come l’opera possa essere realizzata al meglio, ma anche con la volontà di fare valere in tutte le sedi l’interesse della città a dotarsi di un sistema di trasporto pubblico elettrificato in grado di rispondere alla domanda di mobilità riducendo le emissioni inquinanti, le vibrazioni, il rumore”.
(Assessore Mobilità e Lavori pubblici del Comune di Bologna, Maurizio Zamboni)