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Crisi Iris: dopo il tavolo istituzionale la parola passa a Sindacati e Azienda

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E’ terminato stanotte all’1.45 il tavolo Istituzionale che ha visto proprietà e sindacati sottoscrivere un verbale di incontro sotto l’egida delle Istituzioni, nel quale Iris Ceramica si è impegnata a non dare corso a nessun atto di dismissione delle strutture industriali in funzione della predisposizione di un piano industriale di medio – lungo termine per Iris Ceramica, nell’ottica di assicurare la continuità produttiva dell’azienda e di convocare l’assemblea dei soci per modificare la delibera del 5 gennaio scorso.

“Un importante passo avanti che segna la ripresa del confronto e che mi auguro possa portare ad un accordo positivo, fondamentale per i lavoratori e le loro famiglie, ma anche per le tante piccole aziende dell’indotto che stanno vivendo ore di angoscia e per un distretto la cui immagine ha rischiato di venire offuscata dagli ultimi avvenimenti ma che si è confermato volenteroso, intraprendente e soprattutto compatto nel voler uscire da questo momento di difficoltà congiunturale” – ha commentato il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi.


“Nel convocare il tavolo istituzionale – prosegue il Sindaco – abbiamo voluto fornire una sede per un confronto fino a quel momento in fase di stallo e non ancora entrato nel merito della questione, facendoci al tempo stesso garanti e intermediari tra le diverse posizioni in campo. Ringrazio quindi la Regione, le province di Modena e Reggio Emilia e i comuni di Fiorano, Formigine e Viano, ma soprattutto i Sindacati, le Rsu e la proprietà che hanno accettato questo tavolo come punto di partenza per una trattativa che sicuramente non sarà breve ma che è indiscutibilmente indispensabile per il futuro occupazionale ed industriale di Iris e di chi vi lavora da una vita.
La parola – conclude il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – ora passa a Sindacati e proprietà che dovranno confrontarsi nel merito: da parte nostra confermiamo l’impegno e la disponibilità a mettere nuovamente a disposizione un tavolo istituzionale che possa essere da garanzia per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie in un distretto che ha il diritto – dovere di confermarsi punto d’eccellenza nell’economia regionale e nazionale”.