Home Lavoro OdG Fiom/Cgil di solidarietà ai lavoratori Maserati

OdG Fiom/Cgil di solidarietà ai lavoratori Maserati

# ora in onda #
...............




Il Comitato Direttivo della Fiom-Cgil riunito in data 16 gennaio, esprime la propria solidarietà e sostegno ai lavoratori della Maserati S.p.A., protagonisti alla fine di dicembre di una lotta che ha visto lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori precari scioperare uniti per 5 giorni contro il non rinnovo del contratto a tutte e 112 gli interinali in forze presso l’azienda.


Si ritiene inaccettabile la posizione della Direzione aziendale che è rimasta sorda e chiusa ad ogni proposta che i sindacati hanno avanzato per affrontare e provare a risolvere sia il calo produttivo previsto per il 2009 che, contemporaneamente, la salvaguardia del posto di lavoro dei somministrati (precari), quali erano presenti in azienda da molto tempo sono stati gli artefici, assieme agli altri lavoratori, del buon andamento aziendale negli ultimi due anni.

L’indisponibilità al confronto manifestata dall’azienda ha avuto come conseguenza la perdita del posto di lavoro senza alcuna possibilità di ricollocazione, anche in una realtà come quella modenese dove sino a pochi mesi fa, ciò era meno difficile, e l’impossibilità di avere alcuna forma di sostentamento.

É la dimostrazione inoltre più lampante dell’assoluta inefficienza ed iniquità dei provvedimenti adottati dal governo che non rispondono alle necessità che si stanno determinando nel mondo del lavoro, ed è la conferma della giustezza della posizione della Fiom-Cgil che ha avanzato le proprie proposte, atte ad affrontare concretamente le tante situazioni di crisi che riguardano centinaia di migliaia di lavoratori, a partire dagli atipici che sono in questa fase i più esposti.

Il Comitato Direttivo della Fiom-Cgil esprime, altresì, la propria solidarietà ad Eugenio Scognamiglio, delegato Rsu Fiom-Cgil Maserati ad ora licenziato, e a Giovanni Chiariello, dipendente Maserati e iscritto Fiom-Cgil, ad oggi sospeso cautelativamente per 6 giorni; vittime di un atto di repressione ed intimidazione verso chi lotta per i propri diritti.