Ho letto l’articolo del signor Cardone
sono assolutamente d’accordo con lui, e mi troverebbe solidale e partecipe se si istituisse una comissione regionale per stabilire la colpevolezza e la responsabilita’ degli imprenditori sassolesi nella conduzione degli
affari, sopratutto per cio’ che riguarda l’amministrazione di aziende che
danno da lavorare a tante persone.
Ritengo che chi sbaglia debba pagare perche’ mandare sul lastrico tante famiglie, per cecita’, per arricchirsi, per mancanza di scrupoli, sia
un’azione immorale, sono convinta che l’imprenditore non possa piu’ speculare solo per il propio arricchimento personale, ma, questo deve
essergli concesso come è giusto, in una societa’ capitalistica, attraverso il controllo e la condivisione delle scelte aziendali, da parte dei propi dipendenti,e a garante di questo, devono essere le istituzioni governative e
della giustizia.
Non si deve piu’ permettere a nessuno di sbagliare per incompetenza o di
speculare denaro in giochi che permettono l’arricchimento di alcuni senza
cosiderare l’etica delle cose.
Vogliamo mandare finalmente qualcuno in galera per avere perseguito per anni
la politica dell’arraffo subito e domani sono cavoli tuoi?
In sintesi non si puo’ impedire a questa gente di portare il lavoro fuori?
Il signor Minozzi chiude l’IRIS non perche’ è a debito, ma perche’ si deve
accontentare di guadagnare 80 invece che 100.
Sarebbe interessante vedere quali responsabilita’ ha il signor Minozzi e
valutare la possibilita’ di un processo, in quanto ai dipendenti licenziati
vi sono esempi di aziende che hanno fatto la stessa fine, che si sono
assunti la responsabilita’ in prima persona, dall’operaio, al dirigente di
unirsi insieme e dirigere in cooperativa l’azienda accollandosi gli oneri e
dividendo gli utili.
Grazie
Pollastri Simonetta