“Buongiorno a tutti e buon anno, perchè questo sarà un anno molto interessante dal punto di vista sportivo. F60, innanzitutto due parole per spiegare il nome della 55esima monoposto prodotta dalla Ferrari per correre in Formula 1; sessantesima edizione del campionato F1 e Ferrari è l’unica squadra che ha corso in tutte le stagioni di questo sport. Lo sport in questo senso è fortemente intrecciato con la squadra. Il dato è storico, ma con un occhio verso il futuro. Questo è un momento difficile, “e il momento di guardare avanti e l’auspicio è quello di avere una F120 un giorno” – ha continuato il Direttore della Gestione Sportiva. “Il nostro DNA ci porta a proseguire in questo sport e guardiamo avanti in modo propositivo anche nella difficoltà generale del sistema. Sono convinto che quando sapremo superare la situazione critica la Formula 1 nè sarà rinforzata, e questo è principalmente il compito della Ferrari, sempre stata in Formula 1”.
Domenicali ha parlato poi degli obiettivi della squadra per la stagione 2009, che prenderà il suo avvio il 29 marzo sul circuito dell’Albert Park a Melbourne, Australia. “Stare in alto. Negli ultimi 10 anni abbiamo vinto 8 volte, e il progetto è particolarmente complicato ora, al di là di quello che era stato pianificato. Negli ultimi mesi, per trovare soluzioni contingenti allo scopo di risparmiare, sono state introdotte modifiche, che hanno avuto impatto sulla preparazione tecnica della macchina. Altre sfide e modifiche tecniche saranno da fare, ed in poochissimo0 tempo. Credo che chi saprà sfruttare al massimo tutto della vettura avrà la meglio sulle altre squadre; l’obiettivo di tutti è massimizzare i risultati che dobbiamo portare a casa”.
Dal punto di vista dell’organizzazione interna al Reparto Corse di Ferrari, il Direttore della Ges ha parlato della logica di fondo, comune alle passate stagioni:”La nostra è la logica della stabilità dinamica, quella portata avanti dal nostro Presidente; le modifiche dell’organigramma vanno in questa direzione, migliorare tutti gli aspetti della squadra rafforzandoci al contempo nelle aree dove non siamo stati al 100% nelle passate stagioni”.
A proposito del panorama generale della Formula 1 in questo particolare momento, Domenicali ha poi affermato: “La Ferrari è in prima linea per salvare il panorama della Formula 1, credo che sotto la Presidenza di Luca di Montezemolo l’input in questo senso sia stato fortissimo riguardo a come dovrà essere la Formula 1 nel futuro. Gli obiettivi, le strutture e le realtà delle squadre sono diversi ma tutti siamo proiettati al bene comune, e per questo abbiamo trovato molta unità tra le squadre, il che rappresenta un elemento nuovo in questo sport, dato che ci troviamo in una fase particolare. Di certo non c’è volontà di contrapposizione con la FIA ma una logica costruttiva in cui tutti hanno e vogliono avere voce forte e costruttiva, perchè siamo noi che viviamo di Formula 1. Già nel 2009 abbiamo visto l’impulso dato dalle squadre, e l’accordo è stato trovato da subito, il che è molto significativo. Siamo ancora all’inizio, stiamo giorno per gioro, assieme allo sviluppo tecnico portando avanti anche gli aspetti politici della Formula 1. Questo sport ha bisogno ora di grande stabilità e di far capire con chiarezza che direzione sta prendendo, i programmi futuri, perchè chi investe in Formula 1 deve capire gli indirizzi futuri. Abbiamo con noi sponsor che ci seguono da tanto e credono molto nelle corse. Il 2009 sarà denso di avvenimenti sportivi, ma anche politici.
I piloti – ha poi aggiunto Domenicali – sono molto molto motivati, e sono tutti qui oggi per benedire la nuova macchina, che ha un progetto molto diverso e complesso; al momento attuale stiamo facendo analisi, e abbiamo appena fatto un primo outrun. Abbiamo la consapevolezza che sarà una stagione molto particolare e stimolante da tutti i punti di vista”.
Dopo le dichiarazioni è stata la volta delle numerose domande rivolte dai giornalisti presenti nella sala stampa dell’Autodromo Internazionale del Mugello, venuti da tutto il mondo.
Subito una domanda relativa alla situazione del KERS, il noto dispositivo introdotto dal 2009: “Voglio fare innanzitutto una considerazione politica sul KERS: la nostra posizione, discussa con altre squadre, è che in un momento in cui bisognava ridurre i costi, questo dispositivo rappresenti una contraddizione. Il KERS è un sistema che possiamo scegliere se utilizzare sulla macchina e quando darà la conferma che effettivamente massimizza la prestazione che in simulazione sembra possa avere, sarà nostro compito, in una sfida tecnologica, portarlo avanti. Oggi è una giornata molto importante anche per questo e testiamo in pista il nuovo sistema. Non mi aspetto sorprese, verranno fuori di certo i problemi legati alla pista. Ora, come sapete, le prove ridotte a 15.000 km, senza la possibilità di provare dopo l’avvio della stagione. Prevedo un rafforzamento dell’utilizzo dei banchi di prova e della simulazione a questo proposito. Oggi, dicevo, verranno fuori molti problemi, ma il nostro primo obiettivo è l’affidabilità. L’anno scorso ci è costata cara, ora in un sistema nuovo, complesso come il kers il primo obiettivo è verificarne l’affidabilità. La macchina che girà oggi, lo confermo, è dotata di KERS.
Un giornalista ha rivolto una domanda relativa al peso dell’errore umano nella stagione passata, chiedendo se per il 2009 sono stati cambiati i protocolli per implementare il controllo della qualità e della squadra: “L’affidabilità procedurale fa parte della affidabilità in genere – ha risposto Domenicali. L’errore umano rimane una caratteristica di squadra e piloti, e dà un tocco di umanità alle corse. Abbiamo cercato di migliorare le procedure e abbiamo introdotte persone che vengono da altre realtà, migliorando le procedure e la concentrazione. L’errore umano, però, rimarrà sempre”.
Riguardo alla possibilità che le squadre arrivino ai fine settimana di Gran Premio meno preparate, date le nuove regole e restrizioni, il Direttore della Gestione Sportiva ha affermato: “L’approccio nuovo porterà ad una interpretazione del weekend di gara molto diversa rispetto al passato: i piloti potranno avere un peso più importante: se i sistemi saranno funzionali al 100%, allora al pilota sarà dato un delta performance veramente grande, e potenzialmente si tratterà di decimi: anche gli pneumatici saranno nuovi, il motore avrà un regime diverso, dovremo capire come gestirlo al meglio, e c’è l’ala nuova, alla cui dimensione i piloti dovranno abituarsi. Il pilota ha di fronte una stagione in cui potrà dare un contributo ancora maggiore, a mio parere”.
Quanto alla riduzione effettiva dei costi, in Ferrari e nelle altre squadre, Domenicali ha affermato: “E’ difficile quantificare, perchè ogni squadra è diversa. Con la FOTA stiamo lavorando per stabilire se e di quanto ridurre l’organico. Comunque si potrà parlare in ottica di percentuale perchè le valutazioni organizzative sono diverse per tutti. La riorganizzazione della Formula 1 deve lasciare inalterato il punto di vista tecnologico, ma deve essere, ad esempio nel nostro caso, più rapportata al contributo alle vetture di serie. Gli eccessi di questi ultimi anni saranno da tagliare, dobbiamo capire come”.
Se una squadra di punta si rendesse conto di non essersi ben tarata, i margini per recuperare nel corso della stagione quali sarebbero? “Questo è uno dei punti fondamentali della stagione. Quando partiremo per l’Australia non si potranno più fare grandi aggiustamenti. Il venerdì si potrà provare quello che si vuole provare nel weekend. Da un lato si useranno maggiormente gli strumenti del banco, dall’altro dovremo rischaire di più. Se la nostra macchina sarà competitiva dall’inizio questo sarà un fattore determinante per capire come ci posizioniamo”.
A proposito dei nuovi regolamenti in vigore per il motore, Domenicali ha detto che l’accordo si è trovato, e che quindi ciascun pilota avrà a disposizione un totale di otto motori per tutto l’anno, da utilizzare come e quando si ritiene. Nel caso dell’utilizzo del nono motore da parte di un piloti si sta definendo quale dovrà essere la penalità da applicare.
Le ultime domande hanno riguardato il cambio di ingegnere per Kimi Raikkonen, la fornitura di motori alla Honda e il contributo di Michael Schumacher: “L’insediamento di Andrea Stella nel ruolo di ingegnere di pista di Raikkonen era stato deciso dallo scorso anno. Preciso che Dyer avrà un ruolo importante di coordinamento anche degli ingegneri di pista. Quanto alla probabilità che forniremo motori alla Honda è ora vicina allo 0. Michael è l’unico ad avere esperienza di pneumatici slick insieme a Luca Badoer, darà certamente un contributo fattivo”.
Infine, l’ultima nota ha riguardato la gara di rally che Kimi disputerà a fine mese:
Tradizionalmente abbiamo sempre cercato di mantenere coi piloti un approccio aperto, avevamo ricevuto critiche quando Michael Schumacher giocava a pallone nei weekend di gara. Lasciar andare Kimi a correre due giorni in una gara rally segue questo approccio. Potremo considerarli come due giorni di test in più per lui, anche se non in Formula 1!”