Home Cronaca Annega l’architetto Ugo Sasso, ‘padre’ della bioarchitettura

Annega l’architetto Ugo Sasso, ‘padre’ della bioarchitettura

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L’architetto Ugo Sasso ha perso la vita venerdì scorso in Venezuela, travolto dalla corrente marina, annegando mentre faceva il bagno nell’isola di Margarita durante una breve tappa naturalistica del viaggio verso Berkley, dove lo aspettava lo scienziato Fritjof Capra, da sempre punto di riferimento della sua opera.

Ugo Sasso era stato tra i precursori della bioarchitettura, nel significato del termine che lui stesso aveva contribuito a definire, fondando nel 1991 a Bolzano l’Istituto nazionale di bioarchitettura. Allora in Italia la parola ”ecologia” era quasi sconosciuta dall’opinione pubblica ma già da qualche anno lui trascinava un pugno di architetti nel Nord dell’Europa a vedere come bisognava costruire per rispettare l’uomo e l’ambiente.Nato ad Asmara nel 1947, cresciuto in Veneto, laureatosi nel 1971 con Carlo Scarpa, Sasso ha collaborato con i grandi della progettazione ecologica (Kroll, Krusche, Kier), direttore scientifico della ”Rivista di bioarchitettura”, ha tenuto corsi e master in numerose università italiane, ha realizzato a Bolzano nel 1994 il primo condominio ecologico italiano finanziato con soldi pubblici. Nel vasto panorama internazionale della bioarchitettura Ugo Sasso ha portato un concetto originale tutto italiano, quello che il progetto ecologico non deve esaurirsi nell’edificio eco-sostenibile, ma deve avere al centro l’uomo, la qualità sociale del vivere della persona che vi andrà ad abitare, la sua l’appartenenza al luogo geografico e sociale, la salvaguardia del suo mondo di relazioni stratificatosi attraverso il tempo nelle città e nei paesi.”Per comprendere tutto ciò -diceva- occorre dimenticare la ”casa-macchina per abitare di Le Courbusier” e pensare ai quartieri storici delle città italiane, ai piccoli paesi con case magari vecchie, dove però la comunità vive serenamente”.

Fonte: Adnkronos