Preoccupatissimi per le notizie giunte sulla crisi del gruppo ceramico Iris, ci uniamo alle invocazioni/esortazioni giunte dal mondo sociale e quello politico per attivare tutti gli ammortizzatori sociali possibili.
E’ urgente attivare tutte le contromisure possibili per salvare l’economia del territorio. In primis studiare come poter utilizzare tutta la manodopera forzatamente a braccia conserte per lavori socialmente utili e la costruzione di progetti che comunque non vadano a incidere di fatto su altri posti di lavoro ancora esistenti.
Riteniamo sia il caso di proporre con forza non già le stantie “innovazione tecnologica” e la bretella Sassuolo-Campogalliano come panacee di tutti i mali, ma al cospetto dell’ormai ineluttabile calo produttivo e conseguentemente occupazionale riproponiamo con forza il progetto “Sassuolo capitale mondiale della tecnologia, disegno e commercio del settore ceramico”.
Si tratta, come illustrato più volte del ripensare lo sviluppo della città verso il terziario e la costruzione di strutture e rapporti idonei allo scopo e la conseguente accoglienza degli operatori del settore, conquistando cosi un futuro più certo per il distretto. Precisiamo: basta coi contributi “a babbo morto” in attesa della prossima crisi, ammesso che si risolva questa, investiamo invece per un futuro che possa durare nel tempo.
Sassuolo da sempre ha la vocazione ad essere il centro della ceramica ed in ogni angolo del mondo la parola Sassuolo significa ceramica, questo è un patrimonio che non possiamo perdere, specie ora.
Per questo invitiamo tutte le forze politiche e sociali che operano per il bene comune almeno a confrontarsi su questa proposta, che ribadiamo è evidente che non è di parte e può (secondo noi, dovrebbe..) essere condivisa e costruita assieme da tutti.
Lanciamo un appello alle associazioni di categoria, affinchè si faccia quadrato nel chiedere con forza all’amministrazione di intervenire subito con un piano straordinario, una strategia comune per il rilancio del settore, organizzando magari un tavolo tecnico-politico che veda coinvolte tutte le sinergie sul territorio, a partire dagli stessi industriali. Questa crisi va affrontata contando su tutti gli apporti utili.
Solidarizziamo profondamente con i lavoratori e le loro famiglie colpiti da questa crisi e crediamo che la solidarietà non sia solo una parola ma si debba manifestare attraverso lo sforzo di tutti per trovare soluzioni durature per il nostro distretto.
La casa della Sinistra del Distretto Ceramico