Il vice presidente Giacomo Venturi ha rappresentato la Provincia di Bologna questa mattina alla cerimonia commemorativa del quarto anniversario del disastro ferroviario della Bolognina di Crevalcore, nel quale il 7 gennaio
del 2005 morirono diciassette persone.
Alla messa di suffragio nella Chiesa Arcipretale di San Silvestro a Crevalcore, celebrata da monsignor Benito Cocchi, arcivescovo-abate di Modena-Nonantola, e alla successiva
deposizione di corone al cippo che ricorda le vittime nel parco “7 gennaio 2005” alla Bolognina, erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Crevalcore, Valeria Rimondi, l’assessore regionale Alfredo Peri, Libero
Mancuso per il Comune di Bologna, i rappresentanti di diversi Comuni, di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana.
Al termine, il vice presidente Venturi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“L’appuntamento della commemorazione delle vittime del disastro ferroviario di Crevalcore è l’occasione per istituzioni, cittadini e utenti per rilanciare l’iniziativa tesa alla realizzazione del Servizio ferroviario metropolitano, attraverso il rispetto degli impegni assunti nel tempo da Governo e Ferrovie dello Stato.
Sicurezza, disponibilità, efficienza e puntualità del Servizio ferroviario locale sono condizioni oggi imprescindibili per un Paese moderno, che vanno realizzate anche per dare risposte alla crisi che stiamo affrontando, nella direzione di un’Italia “diversa ma più giusta”, come auspicato e sollecitato dal presidente Napolitano nel suo messaggio di fine anno.
La sproporzione evidente che vediamo tra l’attenzione dedicata all’Alta velocità e la marginalità che rischia continuamente il Servizio ferroviario metropolitano – che è oggi alle prese con tagli, mancanza di risorse e continui rinvii – ci dice che dobbiamo restare determinati e intensificare gli sforzi per riscrivere la lista delle priorità dei flussi di denaro pubblico in questa difficile fase.
L’infrastrutturazione ferroviaria locale, un’adeguata dotazione di mezzi e personale, una organizzazione del Servizio che metta al centro le esigenze dei viaggiatori sulle tratte corte (che sono molto più numerose e frequentate di quelle dell’Alta velocità) sono gli obiettivi principali da perseguire per rendere sostenibili e competitivi i Sistemi territoriali locali, come quello dell’area bolognese.
E’ anche in questo modo che il ricordo delle vittime della Bolognina e la nostra vicinanza alle famiglie e alle comunità così duramente colpite da quel disastro, non hanno solo il carattere della “cerimonia” ma diventano
l’occasione per un rinnovato impegno comune”.