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Berlusconi: ”Entro tre anni le tasse scenderanno”

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Silvio Berlusconi a tutto campo alla vigilia del nuovo anno. Intervistato dal ‘Giornale’, il presidente del Consiglio fa il punto sui principali appuntamenti del governo nel 2009. E parla così di riforme, crisi, pensioni, intercettazioni, rapporto con opposizione e sindacati e G8. Ma comincia con una rassicurazione per tutti: entro tre anni le tasse scenderanno.

“Sono certo – sottolinea il premier- che entro la fine della legislatura la rivoluzionaria innovazione che abbiamo introdotto con la legge Finanziaria per tre anni, inattaccabile dalle lobbies parlamentari, darà i suoi frutti e ci consentirà di far scendere la pressione fiscale”. Non solo. Grazie alla riduzione del prezzo del petrolio le famiglie italiane, nel 2009, avranno a disposizione un vantaggio “anche più elevato” di tremila euro. Dunque, sarà di più, assicura Berlusconi, rispetto a quello di 3mila euro prospettato da qualche ministro.

“Credo che il vantaggio sarà anche più elevato” dice il premier invitando di nuovo i cittadini “a non modificare il proprio stile di vita, a non dare ascolto alla canzone del pessimismo e del catastrofismo che ogni giorno viene cantata dalla sinistra”.
Sulle riforme, il Cavaliere ritiene che “il federalismo fiscale ci darà un grande aiuto per sconfiggere questo malcostume, perché i comuni saranno coinvolti nell’accertamento dei redditi dichiarati. E per molti contribuenti troppo furbi sarà più difficile dichiarare il falso nei confronti di chi conosce il loro stile di vita”. Altri “benefici sotto il profilo economico”, ci saranno poi dalla riforma della giustizia che il Cdm si appresta a esaminare nella “prima seduta del nuovo anno”, garantisce il presidente del Consiglio. “E’ il momento giusto per fare riforme – aggiunge- che non incidono drammaticamente sui costi pubblici, come quella della giustizia, del processo civile e di quello penale, oltre che delle intercettazioni telefoniche”. E conferma che la riforma della giustizia ruoterà intorno al cardine della separazione delle carriere: “I magistrati accusatori, che chiameremo ‘avvocati dell’accusa’, dovranno avere gli stessi doveri e gli stessi diritti degli avvocati della difesa”.

Berlusconi sottolinea ancora che “l’abuso delle intercettazioni come reti a strascico per acquisire notizie di reato con in più il consueto teatrino mediatico-giudiziario che viola un diritto primario dei cittadini come la privacy e mette in piazza tutto ciò che si dice al telefono, anche quando non ha alcuna rilevanza penale, dovrà cessare una volta pert tutte”.Altra promessa da parte di Berlusconi riguarda la Pubblica Amministrazione e i cittadini: “Entro il 2012 prevediamo l’abolizione totale della carta nella pubblica amministrazione. Ogni pratica sarà digitalizzata con l’eliminazione delle code agli sportelli e con la possibilità per tutti di operare dalla propria casa o dal proprio ufficio attraverso il computer e Internet”.

Quanto alla polemica legata all’età pensionabile delle donne, Berlusconi dice che “non è praticabile l’ipotesi di lasciare senza esecuzione la sentenza” della Corte di giustizia europea che ha condannato l’Italia per l’anticipazione dell’età pensionabile per le donne. “Penso – precisa- che la parificazione dell’età pensionabile delle donne si potrà fare in modo graduale e volontario”. Chirisce poi la questione dell’Iva alla pay Tv: “Murdoch è un vecchio amico e ha capito meglio di altri che sull’Iva da applicare alla Tv satellitare a pagamento non potevamo sottrarci al diktat dell’Europa. Dovevamo renderla uguale a quella degli altri media audiovisivi per evitare all’Italia una procedura di infrazione”.

Il Cavaliere che conferma una “solida amicizia con Bossi” e ritiene Fini “un presidente della Camera equilibrato e competente”, parla anche dei suoi rapporti con l’opposizione. In sintesi, avverte che “il Veltroni del Lingotto che dichiarò la fine dell’antiberlusconismo, della politica come guerra a una sola persona, è un miraggio che non esiste più e che forse non è mai esistito”. Adesso, invece, “c’è solo un personaggio, sempre meno ascoltato dai suoi stessi compagni di partito, che si è consegnato a Di Pietro e ha fatto propria la sua mentalità giustizialista in un abbraccio che si sta rivelando mortale per il Partito democratico”. E riferendosi alla questione morale, aggiunge: “La sinistra pensava di essere ‘diversa’, di avere una sorta di monopolio dell’etica. Non è mai stato vero nel passato. Non è vero oggi”. Parla poi del rapporto con il sindacato, in particolare della Cgil, e afferma che “il ricatto permanente non deve più funzionare”. “Noi andiamo avanti con una regola molto semplice: lo Stato deve fare lo Stato in ogni frangente. Ciò significa che il governo prima illustra le sue proposte alle parti, poi ascolta le loro richieste e alla fine decide”, spiega il premier.Si sofferma infine sul G8 garantendo che come presidente di turno nel 2009 “farò tutto il possibile perché il presidente Obama e il presidente russo Medvedev tornino al dialogo, superando una contrapposizione dannosa per il mondo intero”.

Fonte: Adnkronos