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Coldiretti: boom di micro-vacanze, 7 milioni di italiani in viaggio

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Sono quasi sette milioni gli italiani che per Natale sceglieranno di trascorre una microvacanza restando fuori casa fino a tre notti alla scoperta delle bellezze ambientali, culturali ed enogastronomiche del territorio circostante.

E’ quanto emerge dal primo dossier sulle “microvacanze a chilometri zero” presentato da Coldiretti e SL&A, dal quale si evidenzia che nel Natale 2008 quasi la metà degli italiani in viaggio (46 per cento) non rinuncerà alla microvacanza con l’affermarsi di nuovo stile low cost, che spinge ad ottimizzare il tempo e il denaro disponibili. Un vero boom – sottolinea la Coldiretti – con la percentuale di italiani in viaggio per Natale che preferiscono la microvacanza in aumento del 60 per cento dal 2005 ad oggi, secondo elaborazioni Coldiretti/SL&A su dati Swg/Confesercenti.

A dimostrazione dell’entità del fenomeno – precisa la Coldiretti – si stima che, per il periodo compreso tra il Natale e l’Epifania, negli alberghi nazionali circa ¼ degli ospiti italiani (il 25 per cento) risieda nella stessa regione in cui si trova la struttura, mentre ben 1/3 in regioni limitrofe confinanti (33 per cento) e solo il restante 42 in località piu’ lontane.

Gli italiani dunque – continua la Coldiretti – non rinunciano alle ferie, ma le fanno nel segno della “microvacanza” che trova nella sinergia tra enogastronomia, cultura e ambiente i suoi punti di forza. Peraltro rispetto alle città con appeal turistico e alle località piu’ rinomate, a parità di categoria, il risparmio che si ottiene frequentando i piccoli centri oscilla tra il 28 e il 42 per cento, e cioè si ottiene sempre uno “sconto” di almeno un terzo, sulla base di elaborazioni SL&A su dati Guida Michelin 2008. Un beneficio che aggiunto al minor costo del trasporto consente di contenere i l valore assoluto di spesa in 150/250 euro a persona, secondo elaborazioni SL&A.

La vacanza breve in un posto vicino, conserva peraltro il suo valore di “cessare con il quotidiano”. I forum che si occupano di questo tema, i racconti dei viaggiatori confermano questo valore, anzi molto spesso a farsi largo è lo stupore per quanto di eccezionale si trova dietro l’angolo, senza bisogno di trasvolare oceani, ma semplicemente uscendo “fuori porta e rallentando il ritmo; meglio se cambiando mezzo di spostamento rispetto a quello ordinario (e quindi prendendo il treno o il traghetto, andando a piedi o in bicicletta, o magari a cavallo…). “L’obiettivo è lo stacco, mentre la destinazione è un optional…”, sostiene Eurisko, e si tende a valutare “…più l’esperienza che l’unicità del luogo”. Ma perché si realizzi appieno l’esperienza è necessario un cambiamento sostanziale: in primo luogo “cambiare letto”, addormentandosi e svegliandosi fuori casa per almeno una notte. E certamente anche “cambiare tavola”, perché se si mangia sempre la stessa cosa è come se si restasse sempre nello posto.

La possibilità di trascorrere una microvacanza gratificante è favorita in Italia dalle molteplici opportunità dell’offerta turistica territoriale con la piu’ ampia varietà di patrimoni culturali, artistici, ambientali ed enogastronomici. Non mancano in Italia – continua la Coldiretti – i percorsi turistici legati all’enogastronomia con 142 “strade dei vini e dei sapori” lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio. Riguardo alla strade del vino e dei sapori la regione con il maggiore numero è il Veneto con 15. E se i diciottomila agriturismi presenti lungo tutta la penisola sono i luoghi ideali dove riposare e riscoprire i sapori delle tradizioni, in Italia sono “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine. L’Italia secondo la Coldiretti può contare su 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale, sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 174 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt).

La scelta della microvacanza ha anche – sostiene la Coldiretti – un valore ambientale perché consente di risparmiare carburante e quindi di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera. Lo dimostra il fatto che per arrivare nelle Maldive (tra le mete preferite) partendo da Roma si percorrono quasi 15mila chilometri liberando 1,6 tonnellate di CO2 per persona, mentre per recarsi a Parigi da Milano la produzione è di 200 chili di CO2 per un tragitto di 1300 chilometri . Si tratta di valori molto lontani da quelli generati dai trasporti con auto della distanza media di 75 chilometri che sono la tratta media percorsa dai privati sulla rete autostradale.

In Italia nel 2008 si è verificato per la prima volta – conclude la Coldiretti – il “sorpasso” delle microvacanze (quelle da 1 a 3 notti) che sono diventate di più delle vacanze tradizionali (quelle di 4 notti e più). Una endenza che tende a consolidarsi nel tempo con la proiezione al 2020 elaborata da SL&A che arriva anche a far intravedere un sorpasso, non solo in numero di viaggi, ma anche in termini di fatturato delle microvacanze su quelle più lunghe.