Sul tema delle intercettazioni telefoniche si potrebbe “realizzare la politica dei due percorsi, scindere le tematiche: con un disegno di legge affrontare il tema della utilizzazione a fine di indagine delle intercettazioni”, stabilendo “per quali reati poter utilizzare quel metodo di indagine e con altro testo di legge individuare le modalità di pubblicazione delle intercettazioni”. E’ il suggerimento del presidente del Senato, Renato Schifani (nella foto), che questa mattina ha incontrato i giornalisti per gli auguri di fine anno.
Sono “due temi – ha aggiunto – che vanno affrontati, ma hanno problemi e sfaccettature completamente diversi: da un lato vi è l’esigenza di tutelare la privacy del cittadino, dall’altro capire per quali reati è opportuno ricorrere alle intercettazioni. Un fatto è certo: in Italia si fanno troppe intercettazioni”.
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Qualcosa – ha concluso Schifani – va fatto sulla disciplina relativa alla pubblicazione delle intercettazioni”, perché “ci sono dei cittadini che vedono pubblicate delle intercettazioni che non riguardano fatti criminali” e “che vedono violata la loro privacy senza nessuna possibilità di difesa. Su questo tema credo si dovrebbe riflettere”.