Riforma della Giustizia, rilancio del nucleare, investimenti sulle infrastrutture, provvedimenti efficaci per fronteggiare la crisi. Silvio Berlusconi (nella foto) durante la conferenza stampa di fine anno a Villa Madama traccia un bilancio a tutto campo del lavoro svolto dal suo governo e indica i primi appuntamenti dell’anno nuovo.
GIUSTIZIA
“Abbiamo già ultimato una grande riforma della giustizia penale che – sottolinea il premier – ha come fulcro la separazione degli ordini dei magistrati giudicanti da quello dei pm che – spiega – chiamaremo avvocati dell’accusa, che dovranno essere dislocati in altri uffici, che dovranno avere nei confronti dei giudici gli stessi doveri e gli stessi diritti che hanno gli avvocati della difesa. Il ministro della Giustizia – sottolinea – ha sentito tutte le categorie nessuna esclusa e questa riforma la presenteremo al primo Consiglio dei ministri di gennaio. Andrà in Parlamento e la nostra maggioranza come sempre sarà aperta alle suggestioni, ai consigli, alle richieste che verranno da tutti, naturalmente anche dai partiti dell’opposizione”. Insomma, ribadisce il premier, una riforma “condivisa” della giustizia “è il nostro auspicio”.
ENERGIA
Altro tema che sta a cuore a Berlusconi è l’autosufficienza energetica attraverso il rilancio del nucleare. ”Siamo un paese tributario verso l’estero, questo comporta che l’energia costi da noi il 35% in più rispetto agli altri cittadini europei e il 50% in più dei francesi, rendendo difficile anche la competizione dei nostri prodotti”. Il premier ricorda che il governo ha scelto la via dei rigassificatori (”ne abbiamo inaugurato uno a Rovigo, altri sono in programma”) e sono stati presi ”nuovi accordi con la Libia, l’Algeria e l’Albania per moltiplicare le fonti di approvvigionamento. Ma per risolvere il problema in futuro bisognerà ricominciare con il nucleare”, rimarca. In primo luogo con progetti ”nei Paesi vicini e poi nel territorio italiano. Purtroppo occorrono circa sette anni per avere una centrale terminata, ma se mai si comincia non si finisce mai”.
INFRASTRUTTURE
Come sul nucleare Berlusconi vuole superare i veti ambientalisti anche per rilanciare le grandi infrastrutture. Sedici miliardi e seicento milioni sono stati stanziati per riaprire i grandi cantieri in Italia. “Negli ultimi 20-30 anni in Italia – spiega – non si sono realizzate più grandi infrastrutture. Il 75% del traffico di prodotti avviene oggi su tir con una caduta verticale sulla sicurezza delle nostre strade e sull’inquinamento ambientale”. “Abbiamo dato il via questa settimana – ha proseguito il Cavaliere – con il Cipe al un primo forte investimento rispetto al piano di 125 miliardi di euro che avevamo lasciato in eredita’ all’altro governo e che l’altro governo, sempre subendo il ricatto della sinistra ecologista, aveva dovuto fermare.ell’automobile per la situazione in atto. E’ proprio quello che i governi vogliono evitare, per questo all’ultimo consiglio europeo con i leader abbiamo deciso di ”iniettare quantità di speranza e fiducia nel corpo dei consumatori”.
FISCO
In tema di tasse, promette il premier ”tutto ciò che recupereremo dall’evasione fiscale andrà in direzione dell’abbattimento della pressione fiscale. Ci sono tanti italiani che sottraggono al fisco il 20%-22% del pil. Tutti gli altri che pagano le tasse devono pagare di più. Abbiamo attivato la lotta” all’evasione che sarà aiutata dal federalismo fiscale. ”Indirizzando le dichiarazione dei redditi ai comuni dove vivono e dove si conoscono gli stili di vita e le possibilita’ -sottolinea Berlusconi- credo che possa potare all’innalzamento” della lotta all’evasione.P.A. – Parlando di Pubblica amministrazione Berlusconi plaude al ”grande lavoro che abbiamo avviato con un ottimo ministro, Renato Brunetta” sottolineando però come in Italia la macchina statale sia ancora ”costosissima”. ”Il cittadino italiano paga 4.500 euro l’anno per la p.a.” contro i 3.200 euro dei tedeschi. ”C’è un grande gap da recuperare, contiamo di farlo con la riorganizzazione della p.a., attraverso la completa digitalizzazione che porterà risparmi notevolissimi e modernizzazione”.
PENSIONI
Sull’equiparazione dell’età pensionabile uomo-donna ”noi riteniamo che questa dovrebbe essere una decisione delle donne”, afferma il presidente del Consiglio.Quindi precisando che non è stato il ministro della Funzione pubblica Brunetta ad avanzare questa proposta ma che ”ci viene chiesto dall’Europa perché la ritiene una discriminazione negativa”. chiarisce che dovrebbe comunque essere ”una cosa facoltativa, su cui decide stessa la lavoratrice”. Quanto invece a una riforma dell’intero sistema delle pensioni il premier taglia corto: “Non abbiamo preso in considerazione una rivisitazione del sistema pensionistico, nemmeno nei prossimi mesi”.Quindi Berlusconi rivendica il successo dell’esecutivo da lui guidato che ha ”un gradimento che ha superato di molto il voto che ci avevano dato. Per il presidente del Consiglio il consenso è di nuovo al 72%” dopo una flessione dovuta alla ”disinformazione della sinistra” sul provvedimento sulla scuola e sulla vicenda dell’Iva per Sky.
Fonte Adnkronos