In Italia sono aumentate del 10 per cento le importazioni di frutta esotica con una crescita record per le banane (17 per cento) che rappresentano in valore quasi i 2/3 del totale seguite da cocco, ananas, avocadi, datteri, guaiave, manghi. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti delle importazioni in valore sulla base di elaborazioni su dati Istat relativi ai primi otto mesi del 2008.
Con riferimento all’appello del Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia a preferire Made in Italy per Natale, si stima – sottolinea la Coldiretti – che nel 2008 gli italiani consumeranno oltre un miliardo di chili di frutta esotica con le banane che si classificano al secondo posto negli acquisti dopo le mele.
In un Paese come l’Italia che è il paese leader in Europa per quantità, qualità e varietà dell’ortofrutta offerta non ci sono ragioni concrete – sottolinea la Coldiretti – per consumare prodotti provenienti dall’estero che offrono minori garanzie qualitative e di sicurezza.
L’Italia ha il record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge.
Complessivamente – spiega la Coldiretti – sono coltivati in Italia 279.120 ettari di frutteto dei quali il 26,4 per cento ad arancio, il 22,8 per cento a pesco e nettarine, il 19,8 per cento a melo, l’11,5 per cento a pero, il 7,9 per cento ad agrumi e piccoli frutti, il 6 per cento a limone e il 5,6 ad albicocco.
Scegliere Made in Italy – conclude la Coldiretti – significa non solo dare valore al proprio territorio in un momento di difficoltà economica ma anche salvaguardare l’ambiente evitando di consumare prodotti che devono percorre migliaia di chilometri con mezzi inquinanti prima di giungere in tavola.