Chiesa di San Bartolomeo gremita, a Roma, sull’isola Tiberina, per dare l’ultimo saluto a Carlo Caracciolo, editore e fondatore insieme a Eugenio Scalfari de ‘La Repubblica’. Basilica deserta di fiori e orpelli, solo poche rose bianche e le corone inviate dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, giunto alla fine della cerimonia, e dal presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti.
Oltre 600 le persone, fra amici di una vita, collaboratori, parenti, personalità del mondo imprenditoriale, politico e dell’informazione, che si sono stretti accanto al fratello Nicola e alla figlia Jacaranda.
Accanto ai famigliari del fondatore del gruppo L’Espresso, c’erano l’attuale presidente del gruppo Carlo De Benedetti insieme alla moglie e ai figli Marco e Rodolfo, oltre all’ex amministratore delegato Marco Benedetto. Presenti anche Giuseppe Marra, presidente del gruppo Gmc Adnkronos, Ernesto Auci, ad de ‘La Stampa’ di Torino, l’editore e parlamentare Giuseppe Ciarrapico, Giancarlo Cerutti, presidente de ‘Il Sole 24 Ore’, Mauro Masi, segretario generale di Palazzo Chigi, Carlo Malinconico, presidente della Fieg, l’editore Mario Ciancio. La famiglia Agnelli era rappresentata da Lapo e John Elkann, vicepresidente Fiat, da Margherita, Maria Sole e Suni Agnelli. Presenti anche Luca Cordero di Montezemolo, Corrado Passera, ad di Banca Intesa, e Fabiano Fabiani.
Nutrita anche la rappresentanza di esponenti politici, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, al sindaco di Roma Gianni Alemanno; dall’ex primo cittadino della Capitale Francesco Rutelli al leader del Pd Walter Veltroni, all’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Presenti anche l’ex segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni, Luigi Zanda, vicepresidente vicario dei senatori Pd, gli ex ministri del governo Prodi Beppe Fioroni e Paolo Gentiloni, Furio Colombo, Giorgio La Malfa, Lino Jannuzzi, Antonio Maccanico, Vincenzo Vita, l’ex parlamentare socialista Claudio Signorile e gli ex deputati del Pci Aldo Tortorella e Alfredo Reichlin.
E
ancora il direttore de ‘La Repubblica’ Ezio Mauro, il direttore del Tg1 Gianni Riotta, Concita De Gregorio, direttore de ‘L’Unità’, Giuliano Ferrara direttore de ‘Il Foglio’, Eugenio Scalfari, Valentino Parlato.
Presenti molti giornalisti de ‘La Repubblica’, tra i quali Daniele Mastrogiacomo e l’editorialista Mario Pirani.In chiesa sono state lette pagine dall’Apocalisse di San Giovanni Apostolo e dal Vangelo secondo San Marco, mentre monsignor Vincenzo Paglia ha ricordato l’amico Carlo Caracciolo, principe di Castagneto, sottolineando il suo amore per ”la bellezza e l’eleganza, aveva il gusto per il lavoro e per l’impegno civile con l’obiettivo di edificare una società libera e giusta”.
”La sua – ha aggiunto – è stata una straordinaria vicenda umana. Il suo contributo alle vicende italiane degli ultimi 60 anni è stato unico e irripetibile. Carlo è stato un amico non comune con il quale abbiamo passato momenti straordinari. Negli ultimi tempi era amareggiato di come l’acqua della crisi si fosse alzata al limite di guardia. A noi Carlo lascia un’eredità, uno stile soprattutto fatto di passione, tenacia, le grandi passioni che ci permettono di attraversare l’esistenza, di darle un senso sperando che il futuro sia più giusto”.
Fonte: Adnkronos