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Inaugurata la nuova fermata ferroviaria di San Lazzaro-Caselle

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E stata inaugurata ufficialmente oggi la nuova fermata ferroviaria di via Caselle a San Lazzaro di Savena, sulla linea Bologna–Ancona. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, la presidente Beatrice Draghetti e il vice presidente Giacomo Venturi, i sindaci di Bologna e San Lazzaro, rispettivamente Sergio Cofferati e Marco Macciantelli, gli assessori alla mobilità della Regione e del Capoluogo, Alfredo Peri e Maurizio Zamboni, e i dirigenti delle Ferrovie dello Stato.


La nuova fermata è contemplata nell’accordo per la realizzazione del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm), firmato da Enti locali, Regione e Ferrovie il 19 giugno 2007, e la sua entrata in funzione (dal 14 dicembre, con i nuovi orari Fs) rappresenta un altro tassello di quel sistema diffuso di fermate in ambito urbano che una volta a regime (nel 2012) dovrà
caratterizzare, con corse cadenzate alle mezzora, il trasporto pubblico su ferro nell’area bolognese come una vera e propria metropolitana di superficie. Le fermate previste del Sfm sono complessivamente 87, quelle attualmente in funzione sono 79. L’ultima, quella di Calderara-Bargellino, era stata inaugurata lo scorso settembre; entro il prossimo anno entreranno in servizio le fermate di Mazzini, a Bologna, e di Pian di Macina-Musiano a Pianoro. La fermata di San Lazzaro-Caselle – che dista da Bologna centrale 7 km, con una percorrenza di 5 minuti – diventerà anche un rilevante nodo di interscambio, essendo uno dei due capolinea del Civis a San Lazzaro; in
attesa del nuovo tram su gomma, la fermata sarà collegata con la linea autobus 19.

“Pur con una velocità inferiore a quella prevista e a quella desiderata – dice il vice presidente della Provincia con delega ai Trasporti, Giacomo
Venturi – continua il cammino del Sfm che si definisce sempre di più come il servizio metropolitano di trasporto pubblico in grado di organizzare gli spostamenti delle persone da e per Bologna in modo rapido, economico e
sostenibile. I primi dati che saranno rilevabili sull’utilizzo della fermata di San Lazzaro, ne sono certo, confermeranno questa tendenza e renderanno ancora più necessaria l’unità di azione delle diverse istituzioni affinché il Sfm venga assunto da tutti come caposaldo del sistema della mobilità bolognese e vi sia una conseguente e determinata
convergenza delle scelte e delle politiche in tal senso con una priorità agli investimenti e con una costante azione di sollecitazione e rivalsa nei
confronti di quanti disattendono gli impegni sottoscritti e rinviano la firma di quelli già concordati, come sta facendo il Governo(che non ha ancora sottoscritto l’accordo del 19 giugno 2007, ndr)”.

“Le modifiche di orario che sono state introdotte dal 14 dicembre, con la partenza dell’Alta velocità – continua Venturi – confermano una strategia non condivisibile perché colpisce, riducendolo, proprio quel trasporto ferroviario locale che è un elemento essenziale della competitività dei sistemi territoriali anche nella situazione deficitaria che viviamo e a
cui, con costanza e determinazione, proviamo a porre rimedio con la realizzazioni di parti del progetto complessivo che vogliamo realizzare.
Confidiamo che il lento ma costante incremento di utenti pure a fronte di un servizio non soddisfacente sia condizione per un ripensamento strategico profondo da parte di Ferrovie e Governo. Noi continueremo ad operare perché
ciò avvenga anche sostenendo le giuste rimostranze degli utenti”.