La crisi economica mette a rischio l’occupazione anche presso le Fonderie di San Possidonio. Lo stabilimento metallurgico del gruppo Mazzucconi di Bergamo che impiega circa 100 dipendenti (in buon parte immigrati), produce per BMW componenti di auto e moto di fascia alta.
Per far fronte alla contrazione di domanda che ha visto fermare la produzione anche di molti stabilimenti BMW all’estero, ha già fatto ricorso a 8 settimane di cassa integrazione ordinaria che da metà ottobre a metà
dicembre ha interessato 62 dipendenti.
In questi giorni una nuova amara novità: oltre al periodo di ferie programmate da metà dicembre a metà gennaio, l’azienda ha comunicato ai sindacati che, stante il permanere della contrazione della domanda, per
ottimizzare i costi intende chiudere a breve il reparto di pressofusione e trasferirlo nello stabilimento di Ambivere a Bergamo.
“Ciò comporterebbe da subito circa 40-45 licenziamenti, ma quello che ci preoccupa ancora di più – spiega Silvio Paganelli della Fiom/Cgil di Mirandola – è il futuro dello stabilimento di San Possidonio, che con una
riduzione del personale a 55 addetti sarebbe di fatto sottoutilizzato rispetto alle potenzialità produttive e si metterebbe in discussione il
futuro stesso dello stabilimento”.
La Fiom/Cgil non condivide le decisioni aziendali e rilancia con nuove proposte.
Già domani, martedì 16 dicembre, incontrerà il sindaco di San Possidonio per chiedere che sostenga le proposte del sindacato presso l’azienda a garanzia dell’occupazione e di soluzioni future per lo stabilimento e la
continuità produttiva.
Nell’incontro di mercoledì prossimo con l’azienda, i sindacati intendono proporre il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per il 2009.
Questa misura consentirebbe di garantire l’occupazione in un periodo lungo durante il quale mettere in campo nuovi investimenti per avviare nuove produzioni che rilancino lo stabilimento di San Possidonio e ne
garantiscano il mantenimento sul territorio.
Fiom/Cgil Mirandola