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Reggio E.: Enia-Iride, controllo pubblico al 51 per cento

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Il controllo pubblico al 51 per cento della nuova società che nascerà dall’aggregazione fra le utility Enìa e Iride; la sede legale a Reggio, dove sarà anche il coordinamento dei Sot (settori operativi territoriali); il forte radicamento territoriale; il rilevante contributo che il centro di ricerca e produzione delle fonti rinnovabili darà all’economia della conoscenza, creando a Reggio un polo di eccellenza e il modestissimo incremento della tassazione sulla raccolta rifiuti: fra i più bassi in Italia.

Sono i temi sottolineanti ieri sera dal sindaco di Reggio Graziano Delrio, intervenuto a conclusione della Commissione territorio e sviluppo economico riunita per l’audizione del presidente di Enìa Andrea Allodi e dell’amministratore delegato Andrea Viero. Era presente il vicesindaco e assessore al Bilancio, Franco Ferretti.
L’incontro, presieduto dal consigliere Ernesto D’Andrea, è servito per presentare i quattro capitoli fondamentali – struttura aziendale, elementi del piano industriale, concambi e azionariato, governance – del piano di aggregazione che porterà alla nascita della nuova multiutility nata da Enìa e Iride, la seconda in Italia per fatturato. Il piano di aggregazione sarà discusso e votato lunedì prossimo in Consiglio comunale.



“Il controllo della nuova società – ha detto Delrio, che è presidente del sub-patto di sindacato e rappresentante del maggiore azionariato di Enìa – sarà pubblico al 51 per cento. E’ impensabile che tale equilibrio possa mutare, considerato che occorrono i quattro quinti delle azioni per modificare il patto. Queste condizioni sono in grado di sgomberare ogni sospetto sull’assetto societario e sul suo futuro. Questa aggregazione è la più grande operazione industriale e finanziaria mai avvenuta nel nostro territorio, con la nascita di un’azienda da più di quattro milioni di fatturato”.



“A Reggio – ha aggiunto Delrio – sarà la sede legale e qui si troverà il coordinamento delle reti di gestione territoriale, dei Sot, i settori operativi territoriali. Il centro di ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili, inoltre, costituirà per Reggio un nuovo polo d’eccellenza, come lo sono il Centro internazionale Malaguzzi per l’infanzia e la costituzione in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) del Santa Maria Nuova per la salute. Vale a dire un sistema che implementa l’economia della conoscenza, rispetto a quella più quantitativa”.



“E’ una realtà e continuerà ad esserlo – ha concluso il sindaco – il forte legame territoriale della nuova multiutility con il territorio. Un radicamento che continua a dare ottimi risultati, come dimostra un’indagine sul grado di soddisfazione degli utenti che ha rilevato come il 95 per cento dei cittadini serviti da Enìa abbia dato ai servizi ricevuti un voto almeno più che sufficiente e il 55 per cento un voto da otto a dieci. Ricordo inoltre che alcuni giorni fa il Sole 24Ore ha pubblicato uno studio sull’aumento delle tasse per la raccolta rifiuti che ha rivelato come dal 2004 al 2008 a Reggio l’aumento sia stato appena dell’1,8 per cento, il più basso dell’Italia centrale e settentrionale, a differenza di realtà a noi vicine in cui l’aumento della tassazione è stato anche del 20 per cento”.