”Nessuno di noi può nascondersi la gravità e le incognite della crisi finanziaria ed economica che sta investendo diversi continenti, l’Europa e con essa l’Italia”. Lo ribadisce il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il quale si tratterà di ”una crisi di non breve durata, della quale sarà duro avere ragione”.
Per il capo dello Stato ”da questa crisi potrà uscire un mondo molto diverso da quello attuale, già così diverso rispetto a qualche decennio fa”. Si chiede, a tal proposito, Napolitano: ”Quale sarà il posto della Ue e in particolare dell’Italia, in un futuro segnato da nuove dinamiche e da nuovi equilibri mondiali?”. Le domande e i dubbi che oggi è giusto porsi nell’affrontare le cause e le conseguenze dell’attuale crisi economica e finanziaria devono servire, per il presidente della Repubblica, ”non per trarne motivi di scoramento e di rassegnazione, ma per imporci una riflessione per una meditata azione di rilancio delle nostre risorse ed energie migliori”. Risorse ed energie ”fra le quali -ribadisce con forza Napolitano- senza alcun dubbio vi sono quelle della cultura, dell’arte e della scienza: tradizioni e vocazioni che hanno tanto contato e tanto possono ancora contare nel definire il profilo e la cifra del nostro Paese nel mondo”.Se per il capo dello Stato ”è naturale che, in questo momento, ci si concentri sui problemi della finanza e dell’economia, del malessere sociale e delle tensioni che possono scaturirne”, tuttavia sarebbe miope trascurare i settori della cultura e della ricerca, dell’arte e della scienza, perché ”in futuro, nella competizione e nel confronto su scala mondiale, conteranno per l’Italia non solo le prestazioni della nostra economia, ma la nostra capacità di contribuire ad una nuova qualità del vivere civile, oggi dovunque così convulso e insicuro”. Perciò, dal Quirinale si esorta a ”dare attenzione a chi opera, crea e offre al Paese in campi apparentemente lontani dall’immediato interesse generale, ma in realtà -sottolinea significativamente Napolitano- lontani soltanto da calcoli, rozzi e di corto respiro di redditività materiale”.
Fonte: Adnkronos