Sono oltre 2.000 i bambini che ogni giorno perdono la vita a seguito di infortuni ‘accidentali’ e decine di milioni coloro che ogni anno finiscono in ospedale e spesso rimangono disabili per tutta la vita. Sono questi i dati di un nuovo rapporto congiunto Oms/Unicef lanciato oggi a Hanoi, in Vietnam e presentato anche a Roma. Il primo Rapporto mondiale sulla prevenzione degli infortuni nei bambini è integrato da un rapporto europeo, anch’esso presentato oggi.
Entrambi forniscono un’ampia analisi degli infortuni nei bambini ed adolescenti e identificano soluzioni per la loro prevenzione. I rapporti concludono che, sulla base delle evidenze disponibili, almeno 1.000 giovani vite potrebbero essere salvate quotidianamente se misure di dimostrata efficacia fossero adottate ovunque nel mondo.”Gli infortuni nei bambini costituiscono un problema serio di sanità pubblica. Oltre agli 830.000 che muoiono ogni anno, milioni di altri bambini sono vittima di infortuni che spesso richiedono lunghi tempi di ricovero e riabilitazione”, afferma Margaret Chan, direttore generale Oms. “Il costo di queste cure puo’ impoverire un’intera famiglia. I bambini delle famiglie e delle comunità più povere -spiega- rischiano di più in quanto più difficilmente beneficiano di programmi di prevenzione e di servizi sanitari di qualita’”.
I rapporti rivelano che gli infortuni sono la prima causa di morte dei bambini oltre i 9 anni e che il 95% delle vittime si trova nei paesi a basso e medio reddito. In Europa, l’Italia registra i tassi più bassi per numero di bambini vittime di annegamenti, avvelenamenti ed ustioni. Anche se il punto dolente resta quello degli incidenti stradali con due giovani vite stroncate sull’asfalto ogni giorno. Incidenti in scooter o in macchina, investimenti sulla strada, spesso in prossimità di scuole e luoghi di ritrovo: una tragedia che conta 800 vittime l’anno con meno di 19 anni, ben l’80% delle morti per infortuni che il nostro Paese registra annualmente (1.000). A uccidere bambini e adolescenti sulle strade della Penisola “è, nel 30% dei casi – spiega a margine dell’incontro capitolino Francesca Racioppi, responsabile del Centro europeo ambiente e salute dell’Oms – la velocità”. Ciò significa che 240 giovani vite potrebbero essere risparmiate se non pigiassimo troppo il piede sull’acceleratore. Ma sul banco degli imputati anche altre dimenticanze e distrazioni di genitori poco consapevoli dei pericoli che i piccoli corrono sulla strada.
”Troppi bambini – sottolinea Racioppi – viaggiano in auto sul sedile anteriore in braccio a un genitore, anziché sul seggiolino. Si pensa che questo sia un gesto d’affetto, in realtà mette in pericolo la vita dei nostri figli”.In complesso sono 5 le principali cause di morte e disabilità per infortunio che colpiscono bambini ed adolescenti nel mondo, in Europa e in Italia. Incidenti stradali: ogni anno uccidono 260.000 bambini nel mondo e 16.400 in Europa. Rappresentano la prima causa di morte e infermità (danni cerebrali e ossei) in bambini ed adolescenti. Annegamenti: ogni anno uccidono oltre 175.000 bambini nel mondo e 5.000 in Europa. I bambini che sopravvivono spesso riportano danni cerebrali per tutta la vita. Ustioni: ogni anno uccidono quasi 96.000 bambini nel mondo e 1.700 in Europa. Il tasso di mortalità è di circa 11 volte maggiore nei paesi più poveri e questa differenza arriva a 85 volte in Europa.Tra le cause di morte anche le cadute: ogni anno uccidono quasi 47.000 bambini nel mondo e 1.500 in Europa. Centinaia di migliaia di bambini subiscono le conseguenze di cadute non mortali. Avvelenamenti: ogni anno uccidono oltre 45.000 bambini nel mondo e 3.000 in Europa.
La casa è il luogo in cui gli avvelenamenti incidentali dei bambini avvengono più comunemente.Misure di prevenzione di provata efficacia possono avere un impatto positivo nella riduzione degli infortuni. Queste misure presuppongono di promuovere leggi su cinture di sicurezza e caschi per bambini; installare meccanismi di regolazione della temperatura dell’acqua calda; corredare di chiusure di sicurezza i flaconi di medicinali, gli accendini e i contenitori di prodotti tossici; pianificare e realizzare piste separate per biciclette e motocicli; svuotare l’acqua da vasche da bagno e secchi; ridisegnare il mobilio degli asili nido, i giocattoli e le aree di gioco; e migliorare i servizi d’emergenza medica e di riabilitazione.
Fonte: Adnkronos