Sono proseguiti anche ieri i lavori e le ispezioni sul vecchio tracciato di Statale 63 individuato per ripristinare i collegamenti di Cerreto Laghi e Cerreto Alpi con il versante reggiano, collegamenti come noto interrotti da venerdì a seguito di una frana che ha reso inaccessibile la Ss 63 nei pressi di Rio Biola, poco dopo Collagna.
I lavori sono coordinati e diretti da Anas, affiancata da una task-force composta dall’assessore provinciale alla Protezione civile Luciano Gobbi, dal sindaco di Collagna Ugo Caccialupi, dai tecnici di Commissione grandi rischi della Regione, Provincia, Servizio tecnico di bacino e dalle forze dell’ordine e di protezione civile.
“La soluzione che abbiamo individuato, quella che prevede di riaprire al transito il vecchio tracciato della Statale 63, appare giusta – affermano l’assessore Gobbi e il sindaco Caccialupi – Anche se i lavori per la messa in sicurezza sono piuttosto impegnativi e richiederanno ancora tempo, già da domani mattina, mercoledì, sarà comunque possibile utilizzare la vecchia Statale 63 per garantire i soli servizi di emergenza, consentendo il passaggio ad alcuni, ben determinati mezzi e con modalità ben delineate. In ogni caso l’assistenza alle popolazioni di Cerreto Laghi e Cerreto Alpi già dall’altro giorno è assicurata 24 ore su 24 dall’apposito presidio sanitario istituito al Cerreto dove, alla ambulanza della Cri a disposizione degli impianti, si sono aggiunti una ambulanza della Croce Verde-118 e un medico di base distaccato da Collagna, e dalla squadra di Protezione civile che è stata dislocata presso il comando dei vigili del fuoco volontari di Collagna; eventuali ricoveri, d’intesa con la Regione Toscana, saranno disposti presso l’Ospedale di Fivizzano”.
A partire da oggi saranno dunque ripristinati, al fine di garantire i soli servizi di emergenza, pronto intervento e trasporto scolastico, i collegamenti tra Cerreto e il versante reggiano utilizzando il vecchio tracciato della Statale 63. Il tragitto potrà essere effettuato esclusivamente da determinate categorie di persone e con mezzi idonei (4×4) scortati dalla Protezione civile oppure direttamente con i mezzi della Protezione civile.
Questi i mezzi e le persone che potranno percorrere la vecchia Statale 63 con le modalità di seguito descritte.
– Bambini di Cerreto che frequentano materne ed elementari a Collagna (complessivamente 17): su mezzi della Protezione civile (andata e ritorno).
– Studenti di Cerreto che frequentano scuole medie a Busana o superiori a Castelnovo Monti (complessivamente 6): su pulmino Act adeguatamente attrezzato (andata e ritorno).
– Postino: su proprio mezzo adeguatamente attrezzato (una volta al giorno).
– Farmacista: su proprio mezzo adeguatamente attrezzato (una volta al giorno).
– Forze dell’ordine e di protezione civile: con propri mezzi (sempre).
Possono inoltre transitare (con propri mezzi, se attrezzati, o su mezzi della Protezione civile):
personale Enìa (solo per urgenze riferite a servizi essenziali), assistenti domiciliari, Guardia medica.
Ulteriori richieste potranno essere inoltrate attraverso il 112 dei carabinieri.
“Si sta lavorando incessantemente – aggiungono l’assessore Gobbi e il sindaco Caccialupi – ma la ex Statale, ormai in disuso da una trentina d’anni, necessita di numerosi interventi: innanzitutto occorre asportare la grande quantità di materiali rocciosi e lapidei che si sono accumulati nel tempo, anche perché la strada era stata utilizzata a mo’ di deposito in occasione dei lavori della nuova variante. Poi occorrerà riasfaltare l’intero tracciato, rifare le barriere di protezione, ripristinare gli impianti di regimazione delle acque, consolidare le scarpate ed effettuare gabbionature per evitare smottamenti e frane. La delicatezza e l’urgenza della situazione sono state comprese da Anas e dallo stesso capo Compartimento dell’Emilia-Romagna, Lelio Russo, presente qui a Collagna: Provincia, Comune e Comunità montana stanno assicurando il massimo appoggio ad Anas perché i lavori si concludano il prima possibile”.