Gentile Direttore,
a seguito dell’articolo inserito il 28 novembre sul vostro portale relativo alla maxi bolletta al cliente C.F. basata su consumi presunti, ritengo utile fornire alcune precisazioni per cercare di dare una risposta alla legittima richiesta di comprendere le ragioni dell’accaduto.
Ritengo infatti che, oltre al risparmio, proprio la chiarezza e la trasparenza debbono rappresentare i principali valori del mercato libero, in particolare per società come la nostra nate e cresciute proprio grazie al processo di liberalizzazione.
La principale causa dell’accaduto è da ricercarsi nella difficoltà, per gli operatori del mercato libero che svolgono l’attività della vendita ma
non la distribuzione fisica dell’elettricità (che spetta alle società di distribuzione), a reperire proprio dalle società di distribuzione i dati
reali di lettura dei propri clienti. Tutto ciò nonostante l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) imponga a queste società di fornire
mensilmente, in formato elettronico e immediatamente utilizzabile, i dati
di lettura dei contatori dei clienti serviti.
L’articolo pubblicato sul suo giornale mi offre l’opportunità di spiegare che in casi come questo (purtroppo non infrequenti) anche Sorgenia di
fatto ha subito un disservizio, oltre a un grave danno di immagine, in quanto l’accaduto non è imputabile alla responsabilità della nostra
società. Da tempo oramai denunciamo la difficoltà nel ricevimento dei dati di lettura da parte dei distributori e riteniamo che, per un migliore funzionamento del mercato libero, sarebbe utile una battaglia comune tra
aziende operanti nella vendita e rappresentanze dei consumatori (imprese o cittadini) in questa direzione. Per una società nuova entrante, come
Sorgenia, che si vuole affermare con una logica di trasparenza e di migliore servizio verso il cliente finale, il reale interesse è quello di produrre una fattura basata su consumi reali e non su una stima, successivamente accompagnata da conguagli. Ritengo che proprio il perdurare di queste situazioni rischi di minare alla base il processo di liberalizzazione con impatti importanti sui consumatori finali.
Nel caso in questione, in data 27 ottobre 2008 abbiamo informato sia il cliente C.F. che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas sul fatto che a Sorgenia, né proprietaria né gestore della rete, non sono pervenuti da parte della società di distribuzione (Hera) i dati di lettura per il
cliente. Non disponendo di queste informazioni abbiamo utilizzato i dati di consumo in nostro possesso, ovvero quelli riportati sulla proposta
contrattuale, sottoscritta dal cliente, in attesa dei dati effettivi che a tutt’ oggi non sono ancora stati resi disponibili dall’azienda di distribuzione.
Nonostante questa inadempienza del distributore Hera e la mancanza dei dati di lettura, per fornire una immediata risoluzione al problema che ha
subìto il cliente C.F., abbiamo adeguato la stima sui valori di consumo indicati dal cliente stesso, inferiori rispetto quelli originariamente
riportati sul contratto.
La nostra società continuerà ad impegnarsi per segnalare queste criticità nelle sedi istituzionali più opportune al fine di poter disporre di dati
corretti e tempestivi, dimostrando così che anche nel settore dell’energia si può cambiare. Ritengo infine che questa vicenda, pur nelle difficoltà create al cliente C.F., possa servire a migliorare il passaggio verso le ” liberalizzazioni ” tanto volute da tutti in questo Paese.
Grazie per la disponibilità concessaci
Riccardo Bani
Direttore Generale Sorgenia