L’Associazione “Amici per la Vita” ha organizzato in collaborazione con l’Azienda Usl di Sassuolo, il secondo convegno rivolto ai medici di base del Distretto dal titolo “Il medico di medicina generale nelle cure di fine vita – La comunicazione della cattiva notizia” che si è svolto al Castello di Formigine.
Ha aperto i lavori il saluto del Sindaco Franco Richeldi. Il primo convegno dal titolo “Il medico di medicina generale e il paziente nel periodo di fine vita – Le cure palliative” si era svolto lo scorso 20 maggio sempre a Formigine.
L’Associazione “Amici per la Vita” ha sede presso Villa Benvenuti ed opera nei Comuni del Distretto 4 dell’Azienda Usl di Modena: Sassuolo, Formigine, Fiorano, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano e Frassinoro,
Si tratta di un gruppo di amici, alcuni dei quali hanno vissuto in prima persona l’esperienza della morte di un proprio caro colpito da una malattia inguaribile, ed hanno provato la sofferenza e l’impotenza capaci di sconvolgere la vita di chi ha un malato terminale in casa. Altri si sono uniti semplicemente per dare il proprio aiuto a chi poteva averne bisogno, scegliendo di dedicarsi in prima persona al volontariato.
Il dolore, la morte ed il lutto possono colpire in qualsiasi momento ognuno di noi e in questi momenti forse la cosa più importante è avere vicino qualcuno in grado di sostenerci o semplicemente di darci la possibilità di continuare a trovare il coraggio di far andare avanti la nostra vita. Da qui la scelta del nome “Amici per la Vita”, ovvero amici per la vita che continua e che, così preziosa, va vissuta con consapevolezza e coraggio.
Il gruppo è formato da studenti, casalinghe, professionisti, gente comune che crede nel volontariato e nella solidarietà e si rivolge alle famiglie con persone care colpite da malattie oncologiche o distrofiche gravi, cercando di aiutarle nello svolgimento delle attività quotidiane, oltre all’assistenza e alla compagnia del malato. Qualora venga richiesto, il volontario è disponibile anche a seguire e supportare la famiglia nel “lutto”.