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Sole 24 Ore: furti, scippi e rapine in calo nel primo semestre 2008

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Anche i reati sembrano essere entrati in una fase di recessione: proseguendo la tendenza al calo iniziata peraltro già a metà 2007. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, elaborati e diffusi oggi dal Sole24ore, nei primi sei mesi di quest’anno, i reati commessi in provincia di Modena sono stati 18.886 rispetto allo stesso periodo del 2007 quando erano stati 21.594. Criminalità in calo anche a Bologna, passata dai 43.004 reati del 2007 ai 35.743 del primo semestre 2008; come pure Reggio Emilia che passa a 11.498 reati contro i 12.155 del primo semestre 2007.

Si conferma, dunque, il trend positivo iniziato nel secondo semestre dell’anno scorso, anche se il modenese resta nella top ten nazionale per numero di reati in rapporto alla popolazione residente: 278 ogni 10mila abitanti. Un indice negativo comune a molte province della ricca Emilia Romagna, con Bologna seconda, Rimini quinta, poi Modena, quindi Parma e Reggio Emilia, 25esima.

I “patti per la sicurezza” firmati in alcune città, l’esaurimento dell’effetto indulto, le misure per la sicurezza sono alcuni dei fattori che possono in parte spiegare questa flessione – spiega Il Sole 24 Ore – . Ma anche una maggiore attività di contrasto ha giocato un ruolo non indifferente: sono aumentati, a livello nazionale, i soggetti denunciati (del 3,8%, raggiungendo quasi quota 364mila) e le persone arrestate (oltre 82mila, quasi l’11% in più). Un trend che si riscontra anche tra i minori, con 12.860 denunciati (+9,4%) e oltre 3mila arrestati (+4,6%).

I delitti sul territorio
Se è vero che la percezione nella pubblica opinione può essere ancora negativa, i dati statistici parlano comunque di un miglioramento che interessa pressoché tutto il territorio nazionale, prosegue il Sole 24 Ore: solo per sei province (Trieste, Brindisi, Messina, Palermo, Cagliari ed Enna) emerge una lieve crescita dei fatti delittuosi. Rapportando invece il totale dei fenomeni alla popolazione, secondo i calcoli effettuati dal Sole 24 Ore del lunedì, risulta che nel primo semestre 2008 ogni 10mila abitanti si sono verificati 226 eventi delittuosi (considerando comunque solo quelli che sono stati denunciati).
A concentrare il maggior numero di reati in rapporto alla popolazione sono le grandi province, con Milano, Bologna, Torino, Genova, Rimini, Firenze e Roma, che evidenziano un indice fra 299,6 e 373 delitti ogni 10mila residenti. Tutte del Mezzogiorno invece – eccetto Belluno al 96° posto e Treviso al 94° – le dieci aree meno colpite dalla criminalità: il risultato migliore spetta a Matera (104), seguita da Enna e Potenza sotto l’indice di 120.
La graduatoria cambia poco se si considerano i volumi complessivi dei fatti criminosi. A spiccare sono sempre le “metropoli”: Milano e Roma si collocano in testa, rispettivamente con 146mila e 122mila episodi denunciati da gennaio a giugno 2008. Se si aggiungono le altre due province oltre la soglia dei 70mila reati (Torino e Napoli), si nota che le quattro aree da sole totalizzano oltre 420mila denunce, quasi un terzo del totale rilevato in tutta Italia. Intorno a quota 2mila, invece, si trovano le “piccole” Isernia, Oristano, Enna, Matera e Rieti.
Quanto all’attività di contrasto, Brindisi, Enna e Messina evidenziano gli incrementi più significativi dei soggetti denunciati, mentre Imperia e Pescara hanno il maggior numero di denunciati ogni 10mila abitanti (rispettivamente 170 e 103). Invece Crotone, Cuneo e Como spiccano per le variazioni degli arrestati, a fronte di Rimini, Brescia e Pescara che evidenziano l’incidenza più elevata (la prima con 27, le altre due con 22 arrestati ogni 10mila abitanti).

Le tipologie
Certo il complesso degli atti contro la legge resta ancora alto (basti pensare che corrisponde a una media di 7.500 al giorno, oltre 300 all’ora, ovvero cinque al minuto), ma può consolare il fatto che tutte le principali tipologie di reati hanno evidenziato una riduzione, e alcune in misura significativa. I borseggi, ad esempio, sono arretrati del 24% a quota 64.398 e gli scippi sono scesi del 21% sotto il tetto dei 10mila episodi denunciati. Meno pesante anche la piaga delle truffe (-21%, 52mila denunce) e delle rapine (-11%, sotto 24mila casi), più preoccupante l’andamento dei furti in casa, che sono scesi appena dell’8% a 72mila. Gli omicidi volontari, infine, si mantengono intorno ai 600-620 all’anno.

Fonte: Sole 24 Ore