Sabato 29 novembre e sabato 13 dicembre (dalle 14.30 alle 19.00) la LAV (Lega Anti Vivisezione) sarà presente con un banchetto di raccolta firme in Piazza Garibaldi all’altezza dell’incrocio con Via Menotti, per sostenere la petizione popolare contro il traffico di cuccioli proveniente dall’Est Europa.
Di cosa si tratta?
In buona sostanza: un cucciolo straniero “vale” fino a 20 volte meno del suo corrispettivo italiano.
Un esempio: un cane di razza – di origine ungherese – può essere venduto a 200 euro. Lo stesso cane – diventato ‘italiano’ – verrà venduto per un prezzo compreso tra i 500 e i 1500 Euro.
I cuccioli nascono in allevamenti a conduzione familiare o in vere ‘fabbriche di cuccioli’. Si tratta di strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione, stabulate in box piccolissimi con cibo solo per sopravvivere. Una volta raggiunti i 30–40 giorni d’età, i piccoli sono ammassati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese. Viaggiano soprattutto di notte, spesso con passaporti falsi o falsificati, rinchiusi in scatoloni o borse. In questo squallido commercio di animali spesso manca il più banale controllo sanitario. L’assistenza veterinaria rappresenta infatti un costo in più. E si va al risparmio…Il precoce distacco dalla madre causa ai cuccioli traumi affettivi e problemi di salute. Alcuni non superano lo sforzo del viaggio. Altri muoiono pochi giorni dopo essere stati venduti in Italia.
Aiutateci a fermare la tratta di animali. Adottate a distanza un cucciolo per salvargli la vita
Per saperne di più: Non lo sapevo – Lega Anti Vivisezione.