«Una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, da applicare con la massima urgenza, che oltre al sostegno economico renda più equo il mercato del lavoro tutelando anche le fasce più deboli dei lavoratori e delle lavoratrici». È questa la richiesta al Parlamento e al Governo contenuta in un ordine del giorno presentato congiuntamente da tutti i gruppi e approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale di Modena nei giorni scorsi.
Il documento parte dal presupposto che la crisi economica in atto avrà pesanti conseguenze sull’occupazione e in particolare sui lavoratori con contratti nelle varie forme del tempo determinato, i cosiddetti precari, che a Modena sono il 15 per cento degli occupati, come ricorda l’assessore al Lavoro Gianni Cavicchioli sottolineando che «non godono di nessun tipo di adeguata copertura economica in caso di perdita dell’impiego».
L’ordine del giorno osserva poi che «proprio questi lavoratori, già appartenenti alle fasce più deboli del mercato, saranno i primi a perdere il posto di lavoro mentre l’attuale sistema degli ammortizzatori sociali limita la copertura ai soli lavoratori con contratto a tempo indeterminato operanti in aziende con più di 15 dipendenti» concludendo quindi che, in questo contesto, è «prioritario il sostegno del reddito di tutti i lavoratori colpiti dalla perdita del posto di lavoro per evitarne la caduta nella fascia di povertà».