Un gruppo di studenti ha fatto irruzione nell’Aula Magna dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, interrompendo la lectio magistralis prevista per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Un blitz messo in atto nello stesso giorno di mobilitazione indetto per protestare contro i tagli all’istruzione e la tragedia di Rivoli, dove un ragazzo ha perso la vita nel crollo di un controsoffitto all’interno del suo liceo. Al grido di ‘Noi la crisi non la paghiamo’, gli studenti hanno interrotto la lezione della docente Irene Bozzoni sul tema della distrofia muscolare.
Gli studenti hanno accusato poi Luigi Frati, rettore della Sapienza di averli apostrofati come fascisti: “Io non ho chiamato gli studenti fascisti – replica lo stesso Frati all’Adnkronos -. Ho solo detto che è tipico del fascismo non far parlare gli altri”. “Io avevo invitato a parlare anche gli studenti – ha aggiunto Frati – ognuno era libero di intervenire, così come ha fatto Gianluca Viscido. E’ evidente che cercavano visibilità, non a caso hanno scelto di intervenire dopo che l’inaugurazione era avvenuta, sapendo che ci sarebbero stati i giornalisti”. Si tengono oggi anche cortei di protesta.
”Le manifestazioni – spiega una nota dell’Unione degli studenti a proposito delle iniziative previste per oggi – si stanno svolgendo in tutta Italia contro i tagli all’istruzione e in particolare per un sostanziale aumento dei fondi per l’edilizia scolastica”.Nell’ambito della protesta un centinaio di studenti hanno assediato Palazzo Grazioli, residenza del premier a Roma. I ragazzi, al grido “vergogna” e “buffone”, hanno denunciato “la gravità delle parole di Berlusconi – si legge in un comunicato stampa di ‘Scuole in rivolta’ – che ha voluto ridurre vergognosamente a fatalità quello che è stato invece la conseguenza tragica di anni di tagli alla spesa sociale nel paese”.Gli studenti e le studentesse delle ‘Scuole in rivolta’ di Roma hanno contestato anche sotto la sede del ‘Messaggero’ in via del Tritone, sostenendo che “gli articoli di questi giorni hanno ridotto le mobilitazioni a un problema di viabilità”.
Contestazioni anche nei confronti del quotidiano ‘Libero’ “per gli infamanti articoli su piazza Navona”. ‘Onda anomala Torino’ per l’ammontare di 1,5 mld con la causale ‘Risarcimento danni’.
Usciti dal Centro congressi, i giovani hanno proseguito fino a Palazzo Nuovo dove la manifestazione si è poi sciolta. “Hanno posto in maniera un po’ semplice e semplicistica un problema vero, quello che riguarda il finanziamento della ricerca e dell’educazione che sono fattori strategici per lo sviluppo del Paese”, ha raccontato il sindaco di Torino. “Se avessero chiesto subito di entrare si sarebbe evitato anche qualche inizio di tafferuglio fuori dalla sala”, ha concluso.
Fonte: Adnkronos