A larghissima maggioranza, il Comitato delle Regioni, organo consultivo rappresentativo delle Regioni e degli Enti locali europei, riunito nella sede dell’Europarlamento ha approvato ieri “La strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione”, parere di prospettiva presentato
in seduta plenaria dal vicepresidente della Regione Emilia- Romagna, Flavio Delbono.
Al centro del documento, spiega Delbono, che oltre che membro del Comitato è anche presidente della Rete delle Regioni di Lisbona “c’è una grande attenzione alle questioni di carattere ambientale come elemento di qualità e sviluppo, uno sguardo particolare al tema dell’occupazione
femminile, che in molti Paesi rimane ancora lontana dagli obiettivi di Lisbona e, infine, la questione generale delle politiche di
immigrazione”, che secondo il vicepresidente “devono cercare di essere
rigorose ma anche coerenti con la grande tradizione di ospitalità che l’Europa ha consegnato alla propria storia”.
Nello specifico, il documento ha rilevato la necessità di promuovere attivamente e con diversi modi una nuova occupazione femminile,
segnalando come in diversi ambiti delle forme di agevolazione potrebbero contribuire a colmare l’ampio gap che persiste in molti Paesi rispetto
agli obiettivi di Lisbona.
Il parere adottato dal Comitato delle Regioni, mette inoltre in evidenza l’opportunità di focalizzare l’azione della strategia europea per la
crescita e l’occupazione sulla competitività basata sulla ricerca e l’innovazione, e sottolinea la necessità di uno sforzo comune di tutti i
livelli di governo per “stimolare e sostenere la costellazione delle Pmi, nella ricerca di modalità di investimento che le proiettino in una
dimensione internazionale”.
Il problema della governance viene poi affrontato nel documento, che ricorda come esista un “paradosso di Lisbona”: gli enti regionali e locali svolgono un ruolo fondamentale nella strategia per la crescita e l’occupazione (istruzione, innovazione, ricerca), ma non considerano la loro azione come facente parte della strategia definita a Lisbona.
“Il parere che ho presentato – ha precisato a margine Delbono – non è certo rinunciatario, anzi facendo tesoro dell’esperienza di questi ultimi otto
anni, conferma, rilancia e cerca di suggerire anche un’impostazione di governance, di coinvolgimento multilivello proprio per
migliorare l’efficacia di un raggiungimento di quegli obiettivi e di quelle priorità”.
Tra le altre cose il documento chiede inoltre alla Commissione europea “un rinnovato impegno nella comunicazione”, sia verso le autorità locali e
regionali che verso i cittadini, circa l’impatto che la strategia di crescita e occupazione può produrre nella vita quotidiana.
Infine, tra l’altro, il parere evidenzia l’importanza dell’istruzione, non solo scientifica e di alto livello, e propone un maggiore impegno a favore
della salvaguardia dell’ambiente, sia con azioni di portata locale che globale, soprattutto in relazione al Protocollo di Kyoto sui mutamenti
climatici.
Delbono ha infine fatto riferimento al pacchetto anticrisi presentato dalla Commissione europea, definendolo “un ingente finanziamento che
mantiene la bussola dell’agenda di Lisbona, per quanto riguarda le sue priorità”.