L’adeguamento tariffario richiesto da Autostrade
per l’Italia per il 2009, sulla base della nuova Convenzione Unica approvata dal Parlamento nello scorso mese di giugno, sarebbe largamente inferiore all’inflazione, e genererebbe nel prossimo esercizio ricavi
aggiuntivi netti per circa 57 milioni di euro.
Considerando che secondo rilevazioni Istat (fonte “Italia in Cifre 2008”) il numero delle famiglie italiane è di poco inferiore a 24 milioni, la maggiore spesa media annua per nucleo familiare sarebbe di poco superiore a 2 euro (di competenza della società).
Quanto agli investimenti, occorre ricordare che, a fronte dei ricavi aggiuntivi di 57 milioni di euro previsti per il 2009, Autostrade per l’Italia nel solo 2008 ha investito 1,2 miliardi di euro per il potenziamento e ammodernamento della rete in gestione, e che prevede di investire 1,4 miliardi di euro nel 2009.
Si ricorda infine che i ritardi nel piano di investimenti previsto dalla convenzione del 1997 sono essenzialmente collegati alla Variante di Valico, che sono dovuti alle lungaggini burocratiche connesse agli iter autorizzativi come più volte riconosciuto dall’ANAS e dall’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici, e soprattutto che tali ritardi generano un
extra-costo dell’opera di oltre 2,5 miliardi di euro che ricade per intero su Autostrade per l’Italia, senza alcun onere per la collettività.