Solo la malafede può additare la relazione dell’ARPA Emilia-Romagna del 2005 citata dalla Lista Civica per Cambiare come fuorviante o strumentale a una polemica politica. Si tratta infatti di un’indagine svolta dall’Agenzia nel 2005 su tutto il territorio provinciale.
I pozzi da cui attinge il nostro acquedotto sono forse in altra provincia? Non sono sempre acque comprese tra la conoide del fiume Secchia, del fiume Panaro e del Torrente Tiepido? I valori dei nitrati dell’acqua attinta dai “nostri” pozzi non sono forse prossimi ai 40 milligrammi per litro? E volendo rimanere sul tecnico: in tutta la zona pedecollinare, nell’acqua, non si possono individuare tracce di solventi organo-alogenati, non particolarmente auspicabili per la salute? E i pediatri del nostro Comune cosa dicono? Consigliano che i bambini facciano uso dell’acqua del rubinetto? I nostri amministratori si sono preoccupati di sentirli, per tutelare la salute dei bambini, o sanno già tutto?
Viene pure da chiedersi quali siano i veri motivi che stanno portando diverse amministrazioni a spingere sull’utilizzo dell’acqua del rubinetto. Solo ragioni legate alla promozione di uno stile di vita più sobrio ed ecologicamente compatibile o la scelta di sovvenzionare le multiutiliy, che grazie ad un aumento dei consumi dell’acqua quantificabile nell’ordine del 20% aumenterebbero sensibilmente i loro introiti?
Un aspetto poi secondario, ma curioso, è la constatazione che la retta dovuta al Comune per il servizio mensa non solo non è calata, malgrado non si faccia più uso dell’acqua in bottiglia, ma è addirittura aumentata. La Lista Civica per Cambiare in conclusione ribadisce che si tratta di una battaglia di libertà, e che l’attuale Giunta non può negare ai cittadini di esercitare la potestà genitoriale sui propri figli, scegliendo anche quale tipo di acqua somministrare agli stessi.
Telefonia mobile
L’incontro di mercoledì sera sulla telefonia mobile, organizzato da un comitato cittadino, ha rivelato quante siano le ombre ed i dubbi relativi agli effetti che l’attuale tecnologia può avere sulla salute umana. A tale incontro era presente anche l’Amministrazione nella persona dell’assessore Paolo Fontana. E’ giusto infatti che la Giunta si informi in merito ai rischi connessi all’utilizzo della tecnologia della telefonia mobile, perché sulla base dei dati raccolti possa prendere decisioni a favore e a tutela dei cittadini.
Anzi, sostiene la Lista Civica per Cambiare, se avesse iniziato prima ad informarsi correttamente, il Comune non si sarebbe dovuto accollare il costo delle centraline per rilevare i dati delle emissioni, visto che a detta del relatore ingegner Claudio Poggi, di fatto non servono a nulla, offrendo dati solo sulle emissioni e non sui danni che queste possono arrecare. L’assessore in un suo intervento ha affermato che l’Amministrazione ha operato nei termini di legge e che ha provveduto, malgrado i cittadini la pensino diversamente, ad informare puntualmente i residenti delle nuove installazioni. Tuttavia sui commenti del giorno dopo non si è letto che quando il relatore ha chiesto all’assessore di comprendere le motivazioni dei cittadini e di sospendere il contenzioso in atto, Fontana non ha offerto alcuna risposta. Così come non ha risposto all’invito di costruire un percorso condiviso con i cittadini nella scelta dei nuovi siti ove installare in futuro le nuove antenne.
Quindi, commenta la Lista Civica per Cambiare, l’attuale amministrazione anziché ascoltare il disappunto e le richieste dei cittadini, continua ad imporre le proprie scelte, perdendo un’importante occasione.