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Assessore Virgilio sulla stabilizzazione personale precario servizi educativi

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Nella fase conclusiva dei percorsi di stabilizzazione dei rapporti di lavoro del personale “precario” dei servizi educativi scolastici, l’Amministrazione comunale fa il punto della situazione.

Si tratta di un impegno che ha consentito all’A.C. di coniugare due obiettivi: da un lato qualificare il servizio e dall’altra rispondere
all’esigenza dei lavoratori di stabilità del rapporto di lavoro; impegno sancito con un accordo sindacale sottoscritto da RSU CGIL, FP CGIL, CISL FPS, UIL FPL, RSU RDB ad aprile 2007.
Ad oggi non sono ancora conclusi i percorsi relativi ai collaboratori e alle maestre della scuola dell’infanzia, sono stati invece già tutti
coperti con assunzioni a tempo indeterminato i posti vacanti degli educatori dei nidi d’infanzia. Gli educatori assunti sono stati selezionati attraverso una procedura speciale riservata a tutti gli educatori che avevano almeno 3 anni di anzianità, così come prevedeva la legge finanziaria e la conseguente regolamentazione interna.
L’accordo è pertanto pienamente applicato per quello che riguarda gli educatori, non essendoci più posti vacanti.

Il Comune di Bologna, tuttavia, al fine di assorbire nella stabilizzazione tutte le possibili posizioni di precariato, tenuto conto anche delle
sollecitazioni ricevute dalle OO.SS, ha formulato la seguente proposta alle medesime organizzazioni sindacali.

Da un lato si considereranno vacanti anche i posti ricoperti da educatrici che, entro la scadenza dell’anno educativo in corso, od eventualmente alla scadenza prevista dalle norme sovraordinate, abbiamo presentato dimissioni irrevocabili accolte dall’Amministrazione. Dall’altro lato l’A.C. si impegna a coprire con assunzioni a tempo indeterminato una parte delle posizioni di lavoro che tutti gli anni in numero variabile vengono attivate per integrazione dell’organico a fronte della presenza di bambini disabili.
Il numero è stato valutato congruo in 10 unità, tenuto conto sia del numero consolidato di assunzioni necessarie sia degli aspetti di flessibilità che contraddistinguono queste posizioni di lavoro. Tale operazione è funzionale
ad una maggiore qualificazione del servizio consentendo da lato una maggior stabilità e continuità delle figure di riferimento del personale assegnato a sostegno delle situazioni di handicap e dall’altro di poter promuovere – con apposite iniziative formative – una maggiore qualificazione professionale del personale che stabilmente è assegnato su tale servizio.