Istituzione di uno sportello unico per la prevenzione e l’indennizzo dei danni da ungulati; affidamento dei piani di controllo al cinghiale in forma collettiva ai cacciatori abilitati attraverso la responsabilizzazione diretta delle squadre dei singoli distretti, con verifiche periodiche dei risultati ottenuti e la sostituzione dei responsabili qualora gli obiettivi non siano stati raggiunti; costituzione in ogni Atc di una commissione danni, presieduta da un rappresentante delle organizzazioni agricole, alla quale è affidata la gestione della liquidazione dei danni accertati.
Sono i principali punti contenuti nell’accordo programmatico, sottoscritto dalla Provincia di Modena e dalle associazioni agricole e venatorie, finalizzato alla definizione degli indirizzi e dei contenuti sui quali si andrà al rinnovo dei governi degli Atc modenesi.
«E’ un risultato importante – osserva il presidente della Provincia Emilio Sabattini – che ci auguriamo possa portare al superamento delle tensioni che ci sono state in passato intorno a questo tema. Del resto – aggiunge Sabattini – era assolutamente necessario e urgente trovare una soluzione in grado di garantire la piena tutela del territorio e delle produzioni agricole dai rilevanti danni causati dalla fauna selvatica».
Il documento parte dalla necessità di «dare piena attuazione a tutti gli obiettivi del piano faunistico e, in particolare, a quello volto a ricreare una condizione di equilibrio nell’area montana, oggi sottoposta a forte presenza di ungulati», con l’obiettivo di «una migliore e piena valorizzazione del territorio, in particolare quello valenza agricola e ambientale».
Tra gli impegni sanciti dall’accordo, anche l’adozione di sistemi innovativi di prevenzione dei danni da ungulati, dai dissuasori acustici alle protezioni passive: a questo fine sarà previsto un apposito capitolo di spesa adeguato alle richieste di intervento.
Per quanto riguarda i piani di controllo al cinghiale in forma collettiva, la scelta è quella di responsabilizzare le squadre dei singoli territori, prevedendo però che, qualora l’obiettivo di prevenire i danni e tutelare il territorio non venga raggiunto, sia la Polizia provinciale a provvedere all’esecuzione del piano di controllo. Prevista, inoltre, la possibilità di autorizzare, sul proprio fondo, i singoli agricoltori in possesso dei requisiti prescritti.
Della prevenzione e indennizzo dei danni si farà carico uno sportello unico, con il coordinamento tra i diversi enti (Provincia, Atc, enti Parco, Afv) e la previsione di modalità comuni sia per gli interventi di valutazione che di liquidazione, entro 120 giorni dalla denuncia del danno. Sarà fissata inoltre una quota di risorse proprie degli Atc per gli interventi agroambientali a favore delle imprese agricole.