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Confindustria Ceramica ha dato vita a Tell us – quaderni tendenze

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Il ‘primo biglietto da visita’ di ogni impresa è il proprio prodotto, una realtà che vale anche per il settore italiano delle ceramiche. Culla di tutte le tipologie produttive dagli anni ’60 in poi, l’Italia della piastrella è universalmente apprezzata in tutto il mondo per il tratto estetico dei propri prodotti, per la capacità di interpretare al meglio i moods, oltre che per l’abilità nel delineare le tendenze del futuro.

Confindustria Ceramica assieme a Mo.Mar. – agenzia di marketing e comunicazione –, ha dato vita a Tell us – quaderni tendenze, presentato agli operatori dell’informazione questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la sede dell’Associazione, alla presenza di Alfonso Panzani ed Armando Cafiero, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Confindustria Ceramica, Roberto Gianaroli AD Mo.Mar.srl, Phil Taylor, AD Campus della Moda, Orazio Lo Presti trendsetter, Francesco Colonna giornalista economico.

In apertura di conferenza stampa il direttore generale di Confindustria Ceramica Armando Cafiero ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa in un momento congiunturale particolarmente difficile: “presentare le tendenze e le evoluzioni anche rispetto al mondo delle piastrelle di ceramica rappresenta un modo importante di stare vicino alle imprese e di offrirgli sostegno, proprio in questo particolare momento. Oggetto di questo incontro è l’innovazione di prodotto, che rappresenta una delle chiavi di lettura per affrontare al meglio il mercato e cercare di superare la crisi”.

Il presidente di Confindustria Ceramica Alfonso Panzani ha posto invece l’accento sulle caratteristiche di Tell Us, realizzato in collaborazione con Mo.Mar, che affianca alla primaria funzione di faro delle tendenze anche quello di stimolare imprese ed imprenditori verso più elevati livelli di formazione anche in questo ambito. “L’attività di trend-setter, che molte delle nostre imprese già fanno, ha avuto un notevole impulso da alcuni corsi di formazione, organizzati negli anni scorsi da Cerform, il cui successo è andato al di là di ogni aspettativa. E’ importante incoraggiare le aziende affinché seguano un processo più razionale nel processo di selezione dei progetti, un obiettivo da raggiungere anche attraverso una adeguata preparazione delle persone preposte”.

Roberto Gianaroli, AD Mo.Mar.srl che vanta una esperienza ventennale nell’area marketing e commerciale del settore ceramico, ha delineato il percorso che ha portato a Tell Us. “Di fronte all’evoluzione sostanziale dell’industria ceramica era indispensabile individuare nuovi modi per rimanere competitivi, nuovi concetti con cui presentarsi sul mercato e dare un nuovo valore aggiunto al prodotto, che passa necessariamente attraverso l’innovazione. Oggi più che mai l’innovazione deve rappresentare un nuovo valore, che è quello estetico. Anche la ceramica deve trasmettere al prodotto quella emotività tipica del life style italiano: il made in Italy, e la sua capacità di comunicarlo, è un brand che tutti i giorni deve essere cresciuto e valorizzato”.

Tanti buoni motivi per addentrarsi nei meandri di Tell Us li ha forniti Phil Taylor, oggi responsabile del Progetto Moda sponsorizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Taylor si è soffermato prima di tutto sulla bontà dell’iniziativa di Confindustria Ceramica, che attraverso questo strumento rivolto non solo ai tecnici ma anche agli imprenditori, “si adopera per fornire una sorta di linea guida alle imprese, riconoscendo l’incredibile propulsione del design all’interno dell’azienda, dove la strategia non è più rappresentata dalla sola eccellenza del prodotto. Il design sempre più è il cuore pulsante dell’azienda: è statisticamente provato, infatti, che chi punta sul design ha una profittabilità maggiore. L’Associazione ha giocato un grosso ruolo di presidio appoggiando un progetto dall’approccio interfunzionale, una guida importante il cui valore viene testimoniato anche dalle persone che vi hanno lavorato”.

Il giornalista economico Francesco Colonna ha collaborato alla realizzazione di Tell Us – quaderni tendenze analizzando il profilo del consumatore nei diversi Paesi del mondo. Colonna ha evidenziato la contraddizione fruizionale e l’evoluzione di un settore dove gli elementi chiave del prodotto sono rappresentati dal basso prezzo e dall’emozione associata al prodotto, sottolineando come l’obiettivo principale dello strumento sia proprio quello di indicare le possibili tendenze nei comportamenti. “Ne è uscito un ‘ibrido’, in senso assolutamente positivo, che contiene al suo interno considerazioni economiche ed analisi di tipo sociologico dei comportamenti, realizzato per macro aree geografiche. Una fotografia dell’esistente che sottolinea come, nell’era della globalizzazione, sono proprio le peculiarità che generano valore”.

Orazio Lo Presti, architetto e trendsetter che ha coordinato e curato l’opera, ha sottolineato come Tell Us “fornisce approfondimenti sia sul piano estetico che su quello funzionale, che in architettura sono una cosa sola. Si tratta di un prodotto fortemente provocatorio, sia dal punto di vista iconologico che grafico, senza però mancare di includere precisi riferimenti tecnici. Uno strumento che l’azienda deve fruire in toto, e che alla stessa può servire anche per comprendere le sclerosi che si sono determinate al suo interno. Il prodotto deve essere sentito, deve essere percepito, perché è importante che la sensorialità nel settore ceramico aumenti. Come si presenta il prodotto, come si vende il prodotto, come si veicola il prodotto: questa è la vera essenza del trend setter”.

Tell us – quaderni tendenze, che verrà ufficialmente presentato nell’ambito di un convegno mercoledì 19 novembre alle 14.30 presso la sede di Confindustria Ceramica in via Monte Santo, delinea tre macro trend ciascuno dei quali declinato a sua volta in ulteriori micro trend. Un composito e strutturato quaderno tendenze utile per delineare anche i segnali deboli che derivano dal mondo e dall’estetica.

In particolare Telluricamente verrà sviluppato in Humus, Treasures, Schegge, Stones e Vulcan; Corolland in quattro diverse linee interpretative, Nostalghia, Water Colors, Pop Flowers e Kimono. Infine Talismania, con le sue discriminanti Orbite, Tarot, Feticci ed Amuleti.