Un gruppo di ragazzi di Azione Studentesca ha occupato oggi la sede di via Leopoldo Serra della Cgil scuola. Nel dare notizia della sua iniziativa, il movimento studentesco ha detto che la Cgil scuola è il ”sindacato simbolo dello strapotere dei professori, vero cancro della scuola italiana”.
L’irruzione è stata duramente criticata dal segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, che, intervenendo al 60esimo anniversario dello Spi Cgil, ha commentato: “Basta con i metodi squadristi”. Il leader del sindacato ricorda che “era già successo”. Non tolleriamo il ritorno a provocazioni di questo segno”, prosegue Epifani, “diciamo che non consentiremo che forme di violenza dirette o indirette possano vincere sulla forza delle idee della ragione e della giustizia. Non è solo una questione di rispetto”, sottolinea.
Lanciando un messaggio ai giovani che parteciperanno alla manifestazione di domani, Epifani sottolinea: “Dobbiamo dire con forza ai giovani che il movimento pacifico è quello che allarga i consensi. La storia che abbiamo alle spalle ce lo insegna”. E c’è anche qualcuno “che non vede l’ora” che avvengano degli scontri, e io ”non vorrei dargli questa soddisfazione”.
Intanto, ‘armati ‘ di striscione e megafono, un centinaio gli universitari di Milano hanno raggiunto la stazione Centrale per prendere il primo treno per Roma e partecipare domani alla manifestazione contro la riforma del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Al momento però non è stato trovato alcun accordo tra gli studenti universitari milanesi e Trenitalia per fornire biglietti a prezzi scontati per garantire la partecipazione al corteo. Una delegazione di universitari ha incontrato stamane il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi per chiedergli una mediazione, ma il viaggio verso Roma rischia di trasformarsi in un’agonia per molti pendolari. I manifestanti minacciano il blocco della stazione Centrale.
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orte il dispiegamento di forze dell’ordine alla Stazione. Sono almeno una dozzina i mezzi dei carabinieri che si trovano sul piazzale antistante e oltre un centinaio i poliziotti e i militari che presidiano la stazione, non solo vicino alla biglietteria ma soprattutto prima dei binari.
Pronte anche le transenne che saranno utilizzate se gli studenti dovessero cercare di occupare i binari.
Gli universitari hanno consegnato al Prefetto una lettera firmata dall’Onda anomala’ per chiedere di intervenire. “Trenitalia calpesta il diritto a manifestare, garantito costituzionalmente, perché impone dei prezzi che sono inaccettabili e altissimi”, scrivono i ragazzi. E’ guerra di cifre, però, sul costo del biglietto: i ragazzi sono pronti a spedere al massimo 20 euro per andata e ritorno. L’ultima offerta è invece di 44 euro, riferiscono i manifestanti. Impossibile invece pensare a un treno charter: bisognava pagarlo anticipatamente. A Torino invece è stato organizzato dagli studenti aderenti all’Assemblea No Gelmini un corteo funebre per commemorare “la morte dell’istruzione pubblica”, che è stato aperto da una bara di cartone nera con fiori rosa appoggiati sopra.
Fonte: Adnkronos