Andare a spasso per il Colosseo in compagnia dei gladiatori o visitare gli splendori dei palazzi reali della Roma imperiale del 320 d.C. con un semplice ‘click’. Da oggi è possibile grazie al progetto ‘Google: il futuro di Roma Antica. In viaggio nel tempo con le nuove tecnologie’.
Un progetto che consentirà agli internauti di tutto il mondo di visitare la città eterna esattamente come la vedevano i cittadini nel 320 d.C. come si farebbe con una qualsiasi città moderna.
Basterà collegarsi al sito Goggle Roma antica e il gioco è fatto.
Si tratta della più imponente simulazione architettonica urbanistica in 3D di edifici storici che sia mai stata resa disponibile a chiunque nel mondo, grazie all’inserimento all’interno di Google Earth. Comprende 6.700 edifici dell’antica Roma ricostruiti in 3D e visualizzabili fin nei più minimi dettagli.antica città. La partnership con Google Earth costituisce un ulteriore passo nella creazione di una macchina del tempo virtuale che i nostri figli e nipoti potranno utilizzare per studiare la storia di Roma”.
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Ringrazio Google per questa operazione complessa che mette la città di Roma all’avanguardia offrendo un servizio che è un battistrada rispetto ad altri forniti da Google – ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno – Offrire ai turisti soltanto l’aspetto monumentale e architettonico della città rischia di essere una sollecitazione remota per coinvolgere il turista nei valori e nelle esperienze della civiltà romana”.
“Il nostro obiettivo è creare un rapporto diretto tra il territorio e la realtà virtuale, e questo oggi sarà possibile per gli utenti di tutto il mondo grazie a questo nuovo strumento – ha aggiunto Alemanno – che contribuisce a costruire una globalizzazione fondata non solo sull’utile e sul mercato ma sui valori umani”.
Secondo l’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Umberto Croppi, si tratta di uno strumento che “apre una nuova era nella storia della comunicazione. Quella di oggi è una tappa di una collaborazione che il Comune di Roma ha avviato con Google – ha aggiunto – L’uso delle tecnologie avanzate sarà la prima base attraverso cui valorizzeremo il nostro patrimonio artistico e culturale”.
Il modello 3D è in parte stato ricostruito ispirandosi al grande plastico in scala 1:250 realizzato a meta’ ‘900 dall’architetto Italo Gismondi e conservato a Roma nel Museo della Civiltà romana dell’Eur. Al progetto partecipa anche la Rai.
Fonte: Adnkronos