Mercoledì 12 novembre alle ore 15, nella Sala del Consiglio di Palazzo D’Accursio alla presenza della vicesindaco Adriana Scaramuzzino e dell’assessora alla scuola, formazione e politiche delle differenze Maria
Virgilio, saranno consegnati gli attestati di partecipazione agli studenti coinvolti nei progetti “Estate Volontaria” e “Sayes”.
Interverranno alla consegna degli attestati Francesca Menarini, presidente del Bologna F.C. 1909 e la giornalista Sabrina Orlandi di e –TV.
Saranno inoltre presenti il pedagogista Giovanni Amodio, coordinatore del progetto; rappresentanti di Volabo, degli Istituti Superiori coinvolti, degli Istituti bancari e Asp Irides, Fondazione Augusta Pini,
rappresentanti dei settori comunali e delle associazioni.
Progetto Estate Volontaria
Il progetto Estate Volontaria, in accordo con i referenti delle scuole, prevedeva una borsa lavoro di 100 euro a settimana. La durata del servizio è stata di 3 o 4 settimane.
Il progetto è stato finanziato e sostenuto dalle seguenti istituzioni e Istituti bancari:
Carisbo, Unicredit Banca, Fondazione Augusta Pini, Emilbanca, Unipolis, ASP
Irides, Settore Sport e Giovani del Comune di Bologna. Il progetto ha visto l’adesione di 10 istituti superiori: Sabin, Fioravanti, Aldrovandi Rubbiani, Artistico-Istituto d’arte, Copernico, Fermi, Righi, Rosa Luxemburg, Laura Bassi, Aldini Sirani, Pacinotti e il
Minghetti. I ragazzi e le ragazze coinvolte sono state complessivamente 69 ragazze e ragazzi, con un età che andava dai 16 ai 18 anni. La
partecipazione è stata a maggioranza femminile. Le strutture che hanno dato disponibilità ad accogliere gli studenti sono state complessivamente 40. L’adesione dei ragazzi e ragazze al progetto è stata alta, tanto che le
scuole visto l’alto numero di richieste, hanno selezionato in base al merito scolastico.
Per quanto riguarda l’accoglienza all’interno delle strutture sono da mettere in evidenza gli aspetti positivi legati alla disponibilità dei
referenti ad inserire i giovani all’interno di un piccolo progetto formativo che permettesse loro di acquisire una reale conoscenza della struttura, dell’organizzazione, dei processi lavorativi e degli stili
comunicativi interni. Infatti è di fondamentale importanza che ogni tirocinio anche se breve fornisca un reale arricchimento nelle competenze professionali e sociali di ognuno e permettendo così di legare più
strettamente la teoria appresa sui banchi di scuola alla pratica lavorativa all’interno di un’organizzazione. Inoltre si è messo in evidenza come anche studenti non provenienti da indirizzi di studio sociali, si siano trovati a loro agio nel rapportarsi ed accudire bambini che andavano dai 6 agli 11 anni, dimostrando come le professioni di cura possano essere esercitate con successo anche da quei ragazzi che non hanno una formazione specifica nel campo sociale. Da sottolineare che la realizzazione del cambiamento sociale, passa attraverso la diffusione tra le giovani generazioni di
valori quali: la solidarietà, la condivisione, il rispetto reciproco, la tolleranza. Da qui nasce la proposta di realizzare anche nel nostro
territorio un progetto all’interno dell’universo scolastico che veda coinvolte in prima persona gli studenti, gli insegnanti, i settori
dell’amministrazione comunale, dei quartieri e del privato sociale ed educativo.
Progetto Sayes
“Sayes, dì di sì anche tu” è il progetto promosso dal Settore di Coordinamento Sociale e Salute, il Coordinamento delle Politiche Giovanili
e i Quartieri del Comune di Bologna insieme a VOLABO – Centro Servizi per il volontariato della provincia di Bologna – con l’intento di offrire alle
ragazze e ai ragazzi tra i 15 e i 18 anni un’alternativa per il periodo estivo.
Il progetto, avviato in via sperimentale questa estate, ha voluto offrire ai giovani una esperienza concreta di volontariato all’interno delle Associazioni e a queste un’opportunità di dialogo e confronto con il mondo giovanile. Lo scopo principale è stato quello di sensibilizzare i ragazzi sul mondo, i valori e le esperienze del volontariato, avvicinandoli ad alcune problematiche del territorio e rendendoli protagonisti attivi del contesto sociale in cui vivono. L’impegno concreto, che li ha coinvolti
dalle due settimane a un intero mese, chiamandoli a operare in contesti di
bisogno voleva inoltre rafforzare la loro autostima e il loro sentirsi utili per la propria comunità. Dal primo luglio al 14 settembre 24 ragazzi (in numero pari tra maschi e femmine) hanno svolto attività di volontariato per la cura dell’ambiente e del verde pubblico, la cura degli animali, i servizi educativi e la tutela e promozione dei diritti presso le 10
Associazioni che li hanno accolti, nello specifico: Ass. Macigno Italia; Ass. Il Cerchio Verde; Associazione Cà Bura, S.A.V, Ass. Arci Solidarietà, AUSER, Ass. Il Ponte di Casa Santa Chiara, Ass. Arc en ciel, LIPU, LAER.