“La magistratura non si può sostituire al Parlamento. Con il decreto del giudice di Modena che affida ad una donna il diritto di tutelare la volontà del marito di rifiutare le terapie in caso di malattia terminale siamo di fronte all’ennesimo tentativo di introdurre surrettiziamente il testamento biologico”. Così l’On. Isabella Bertolini, Componete del direttivo del PDL alla Camera.
“Non si può forzare l’istituto giuridico dell’Amministratore di sostegno fino al punto da mettere in discussione, di fatto, il principio dell’indisponibilità della vita umana. Il tutto utilizzando interstizi normativi tra leggi in vigore. Riteniamo inoltre che l’idea, sottesa palesemente alla sentenza del giudice di Modena, di trasformare i desideri personali del malato in un obbligo di legge per il medico chiamato a garantire assistenza al paziente e non certo l’abbandono, sia assolutamente da rigettare”.