Seduta di proficuo lavoro quella del Consiglio Comunale cittadino svoltasi nella serata di martedì 4 Novembre, presso la sala consiliare di via Pretorio nel nuovo Comparto Municipio.
Svolte infatti le interrogazioni in programma e approvati alcuni importanti provvedimenti previsti nella convocazione dell’Assemblea civica che ha ripreso i propri lavori dopo l’ ultima seduta svoltasi in ottobre.
Al primo punto della seduta è stata svolta, a cura dello studio di progettazione incaricato, la presentazione al Consiglio Comunale, della proposta progettuale del nuovo polo natatorio comunale che sorgerà al posto dell’impianto attuale di via Ippolito Nievo, a Pontenuovo.
Il bando di gara, che prevede al costruttore-gestore del nuovo impianto una concessione di 30 anni dell’impianto, attualmente aperto, si chiuderà entro la fine dell’attuale mese novembre.
L’architetto Carlo Rotellini, dello studio Teco di Bologna, ha illustrato le caratteristiche principali di un intervento che, a partire dalla storia oramai ultratrentennale dell’impianto esistente, vuole mantenere una linea di continuità con l’esistente (sia per quanto concerne la forte tradizione dello sviluppo delle attività natatorie nel nostro bacino, sia per l’inserimento architettonico della nuova opera). A questo riguardo l’architetto ha ricordato l’intensa fase di collaborazione intercorsa con la Soprintendenza regionale per “modellare” un inserimento progettuale di un edificio che, inserito in un’area a vincolo paesaggistico, dovrà mantenere specifiche caratteristiche per un corretto inserimento nell’ambiente circostante.
Anche nella scelta dei materiali (verranno utilizzati in prevalenza acciaio korten, vetro e legno) è stato oggetto di precisa integrazione con le osservazioni poste dalla Soprintendenza.
Su una superficie complessiva di 2.900 metri, troverà infatti posto un nuovissimo impianto,suddiviso tra 4 nuove vasche (tra queste oltre a quella agonistica ne sono previste due per attività ludico- sportiva ed una terza specificatamente destinata ai corsi).
Non solo: è prevista un’area parco attrezzata, uno spazio fitness e sauna, una zona con bar e ristorante e una serie di spazi da destinarsi ad attività commerciali.
Due poi le distinte fasi progettuali, i cui stralci, senza soluzione di continuità permetteranno di mantenere ininterrotta l’attività sportiva e la fruizione della piscina pubblica. Nel primo stralcio, che prevede l’abbattimento della piscina scoperta, si continuerà a praticare l’attività all’interno di quella coperta. Il secondo stralcio prevede invece lo sviluppo e completamento di tutte le parti aggiuntive all’impianto stesso.
L’impianto dovrà inoltre avvalersi di soluzioni tecnologiche particolarmente innovative, in particolar modo rivolte al massimo risparmio ed efficienza energetica secondo gli standard europei richiesti.
Sandro Morini Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sassuolo ha rimarcato la filosofia progettuale di un “intervento profondamente innovativo perché prevede per quanto riguarda quadro economico complessivo di questa grande struttura prevede una spesa indicativa di oltre 6 milioni di euro. L’impianto dovrebbe essere completato nell’arco di tre anni”.
La formula per la realizzazione e gestione del nuovo polo natatorio di Sassuolo è a sua volta moderna: la gara prevede l’affidamento della costruzione e gestione dell’area piscine di Sassuolo alla ditta che vincerà per 30 anni. L’azienda a cui verrà commissionato l’impianto avrà fra gli obblighi quello di garantire gestione e funzionamento della piscina esistente fino all’apertura del nuovo impianto.
Il contributo del Comune di Sassuolo alla realizzazione è fissato in 3 milioni, con possibilità per gli interessati di offrire un ribasso su questa cifra. L’Amministrazione Assicurerà inoltre nei primi 10 anni di gestione – definita transitoria – un contributo di 30.000 euro annui che consentiranno di garantire ai gestori il mantenimento delle tariffe agevolate nei confronti della cittadinanza.
Carla Ghirardini, Assessore allo Sport a sua volta, ha rimarcato “l’importanza di ampliare, potenziare e diversificare attraverso un progetto come quello presentato e che si connota per le sue caratteristiche di flessiblilità e possibilità integrative, l’offerta nel settore dell’acqua e quindi del fitness che si stanno sviluppando, con forti innovazioni, nel settore della fruizione sportiva e ludica legata alle attività acquatiche.
Abbiamo voluto prima di tutto tutelare e preservare tutta quella fascia vasta di utenza, mi riferisco ai bambini e ragazzi in età scolare e poi ai tanti cittadini sassolesi che in tutti questi anni hanno fruito e continuano a fruire del nostro impianto, che potrà trovare ulteriori possibilità e miglioramenti nell’utilizzo di un impianto dalla concezione moderna e dalle possibilità assai più articolate…”.
Successivamente all’esposizione, sono intervenuti nel merito del progetto illustrato, diversi consiglieri comunali.
Il Consigliere Paolo Vincenzi di Forza Italia, oltre a chiedere chiarimenti specifici sui costi previsti del nuovo impianto, non affatto chiari nella loro modalità di messa in opera. Definendo, nei fatti, questa modalità di intervento, con un forte impegno di risorse pubbliche, un doppione della avvenuta soluzione per l’impianto sportivo di Ca’ Marta, con esiti negativi.
Ugo Liberi ha posto l’indice invece sul dato che, a causa del livello troppo basso della vasca principale, impedirà di fatto la partecipazione alla seconda società sportiva che opera nel campo delle immersioni subacquee, per l’eventuale partecipazione della società alla gestione dell’impianto.
Liberi ha auspicato sin da subito, data la supposta flessibilità progettuale dell’opera, una revisione di questo tipo di scelta nella realizzazione dell’impianto.
Massimo Benedetti, capogruppo dei Popolari Liberali – PDL ha invece sottolineato una forte criticità complessiva delle proposte che caratterizzano le scelte progettuali. Anche in questo caso ha spiegato il capogruppo dei Popolari Liberali PDL non si è fatta una scelta definitiva (la pari dello stadio e della pista d’atletica che permetta alla città di avere impianti compiuti e che possano ospitare gare nazionali e internazionali secondo gli standard sportivi richiesti dalle federazioni. Pochi poi i posti per i bambini previsti.
Mario Cardone, gruppo misto, ha anch’egli sottolineato, riprendendo il tema già sollevato da Liberi, la carenza specifica nel progetto presentato, auspicandone quindi una pronta revisione. Anche Cardone ha espresso perplessità sulla competenza gestionale da parte di SGP sulla gestione dell’immobile.
Gianfrancesco Menani ha invece sottolineato quelle che, a suo giudizio, appaiono come incongruenze prima di tutto nelle scelte di metodo operate dall’Amministrazione Comunale.
Menani ha espresso perplessità nell’iter che ha condotto alla scelta di un bando di questo tipo, chiedendo come mai la gara non l’abbia fatta il Comune ed ha inoltre chiesto se è legittimo un bando di gara con queste caratteristiche.
Sandro Morini, nel raccogliere quesiti e opinioni espressi da i Consiglieri intervenuti, ha voluto ulteriormente precisare la scelta compiuta dall’Amministrazione Comunale che, “nel fornire un importante oggetto che in momenti di crisi economica,può essere progettato e realizzato soltanto attraverso forme innovative di project financing e particolari modalità gestionali quali quelle ideate” Modalità emerse dopo studi e verifiche condotte su numerose altre realtà pubbliche.
Se l’Amministrazione Comunale si fosse fatta carico dell’intero importo economico, sarebbero occorsi oltre 8 milioni di euro.
Rispondendo infine al quesito sollevato da un consigliere in merito ai criteri che hanno portato a scegliere lo studio Teco, Morini ha sottolineato come lo studio risulti tra i più apprezzati e noti nel settore, avendo ideato e realizzato importanti impianti natatori in italia.
Tra questi i nuovi, innovativi impianti di Mantova, Virgilio (in provincia di Mantova).
Si è quindi passati alla parte delle numerose le interrogazioni – a cui si è aggiunta una serie di altre proposte inserite – che costituivano la gran parte dei commi trattati all’ordine del giorno della seduta consiliare.
La prima interrogazione è stata svolta dal Capogruppo della Lega Nord Gian Francesco Menani che ha interrogato l’Amministrazione per sapere se, a fronte delle verificate cattive condizioni delle aree di pertinenza dei parcheggi della stazione delle corriere in piazza Tien an Men (con cattivo stato dell’asfaltature, buche profonde e pericolose per i cittadini e le numerose utenze commerciali della zona), si intenda intervenire per porre soluzione a tali problematiche.
Ha così risposto al Consigliere Menani, l’Assessore ai lavori Pubblici Sandro Morini: l’area in oggetto che presenta criticità di particolare rilievo accentuate durante i periodi di pioggia che provocano i dissesti nelle parti non asfaltate e i disagi per Morini ha assicurato che l’intervento di sistemazione della zona in questione rientrerà tra le prime poste in cantiere a seguito dell’adozione dei POC (Piani Operativi Comunali) previsti per il nuovo anno.
Menani si è dichiarato non soddisfatto delle risposte ricevute in merito. Invitando l’Assessore Morini ad effettuare un giro ricognitivo in quartieri di periferia o al villaggio artigiano dove, a differenza del centro storico, sono numerose le situazioni di profondo degrado a cui occorre portare rimedio.
Due le interrogazioni successivamente presentate da Luca Caselli, Capogruppo di Alleanza Nazionale PDL: la prima verteva sui danneggiamenti provocati nell’agosto scorso da ignoti nell’area giochi del Parco Vistarino, dove sono stati conteggiati danni per oltre 4.000 euro.
Caselli sottolineando la necessità di aumentare il sistema di vigilanza, ha chiesto cosa intenda fare l’Amministrazione per migliorare lo stato di sicurezza del parco stesso.
Nella seconda, il capogruppo di Alleanza Nazionale ha chiesto chiarimenti in merito ai disagi creatisi durante il ramadan(periodi di preghiera della religione islamica) nell’area di via Caduti Senza Croce, dove molte autovetture parcheggiate nella zona in divieto di sosta creavano a più riprese intralcio al normale stato dell’area in questione.
L’esponente politico ha chiesto se il tale divieto di sosta non sia sanzionabile – a differenza di quello degli italiani – e chi abbaia diramato tale direttiva informale alla Polizia Municipale.
Alla prima interrogazione ha risposto l’Assessore ai Lavori Pubblici Sandro Morini, sottolineando come Episodi di grave vandalismo come questi – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Sandro Morini – sono la testimonianza della maleducazione e dell’assoluta mancanza di senso civico di una parte dei giovani sassolesi: i danni, che ammontano ad una cifra considerevole, infatti, saranno pagati da Sassuolo.
Il parco di Villa Vistarino è una struttura al servizio delle famiglie che vanno a passare il pomeriggio con i bambini, degli anziani che approfittano di un’area verde e attrezzata per le passeggiate, così come dei giovani che vi si ritrovano in compagnia: atti di questo tipo non solo rendono inservibili le strutture, ma causano anche danni ingenti all’intera collettività. Al parco ha inoltre aggiunto Morini è garantita una sufficiente manutenzione, mentre è in programma la ridefinizione di un sistema di controllo e sicurezza dei vari accessi a parco, rendendo omogenei i criteri di accesso e sorveglianza di tutti i varchi.
Luca Caselli non si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta, ritenuta troppo vaga nella modalità con cui l’Amministrazione Comunale intende assicurare controllo, sorveglianza e sicurezza su uno dei più importanti parchi storici ed in questo caso di quello del Centro storico, per antonomasia.
Lo stesso Caselli ha inoltre invitato l’Assessore a promuovere un giro con tutti i consiglieri, a proposito di realizzazioni e recuperi, al Politeama sociale per accertarne le attuali condizioni.
Mentre alla seconda, ha risposto al consigliere Caselli, il Sindaco Graziano Pattuzzi che ha assicurato come non siano state date alcune direttive al riguardo al corpo di Polizia municipale, in merito all’episodio in questione.
Vanno considerate poi nel loro complesso le chiamate numerose da parte dei cittadini verso il corpo di Polizia Municipale e la complessa attività svolta agli stessi operatori del corpo, in particolar modo in momenti di particolare densità delle prestazioni e dei servizi forniti in determinate fasce orarie delle giornate.
Luca Caselli non si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta da parte del primo cittadino, ritenendola frutto di una “mezza verità” riportata al Sindaco. Mentre stigmatizzando ciò che a suo giudizio risulta come una palese difformità nel trattamento sanzionatorio rispetto ai cittadini normali che vengono multati, mentre altri, come ne caso specifico riferito ai fedeli islamici, evidentemente no.
Claudia Severi, consigliere del Gruppo Forza Italia – PDL, ha interrogato l’Amministrazione Comunale per sapere come mai la recinzione del parco nell’area limitrofa al Circolo degli Alpini, in via Padova, si concluda con una parte di sbarramento in legno che impedisce ai pedoni il passaggio al marciapiede una decina di metri prima dell’incrocio limitrofo, rendendo di fatto inutile il camminamento del marciapiedi stesso, che risulta ora del tutto inutile, al pari di una cattedrale nel deserto. Se tale intervento fosse stato concordato con la ditta appaltatrice. E se non fosse così, cosa intenda fare l’Amministrazione per porre rimedio alla situazione o eventualmente richiedere i danni alla ditta stessa. E a quanto ammonti tale intervento realizzato.
Ha così risposto alla Consigliere Severi l’Assessore ai Lavori Pubblici Sandro Morini: la recinzione, ha spiegato Morini che è costata 15,556,00 euro più iva faceva parte di una sistemazione complessiva del marciapiedi viale Rovigo che era stato significativamente trasformato su richiesta delle autorità scolastiche per lacreazione di una piazzola per la sosta dei ragazzi in attesa dei pullman. Perciò è stata successivamente modificata la recinzione, prolungato il percorso pedonale e creato un attraversamento. Morini ha ricordato alla consigliere Severi che la stessa era al corrente di tale richiesta da parte del plesso scolastico e del relativo intervento posto in essere. Nessun danno quindi.
Claudia Severi si è dichiarata assolutamente non soddisfatta della risposta ricevuta in merito, precisando come anche sulla base della documentazione fotografica, risulti evidente la difformità dell’intervento, rispetto quanto previsto in origine e da qui lo spreco del denaro pubblico per un’opera risultata sbagliata.
Successivamente, Corrado Scalabrini, Consigliere e Capogruppo di Democrazia è Libertà ha sollevato il quesito relativo ad una serie di contravvenzioni elevate ad alcuni cittadini nei mesi scorsi. Più specificatamente, ha illustrato lo stesso Scalabrini, riferendo che molti cittadini sassolesi lamentano che ad essi sono elevate contravvenzioni per eccesso di velocità per mezzo di macchine di rilevazione automatica della velocità, posizionate sempre appena fuori del territorio del comune di Sassuolo proprio negli orari in cui essi si recano al lavoro oppure negli orari in cui essi tornano dal lavoro che inoltre i medesimi cittadini lamentano una certa disorganicità dei limiti di velocità, laddove segnalati, che sbalzano, ad avviso dei cittadini senza ragione, in determinati tratti della Modena – Sassuolo e della pedemontana da 110 a 70 a 50 per poi tornare a 70 o a 90.
Scalabrini ha quindi chiesto di conoscere se le proteste che sollevano i cittadini sassolesi siano giustificate o no e cioè di conoscere:
se è vero che le macchine per la rilevazione automatica della velocità vengono posizionate sulla Modena – Sassuolo e sulla Pedemontana, alla mattina, negli orari in cui i sassolesi si recano al lavoro, in direzione Modena, Vignola e Castellarano e al pomeriggio, negli orari in cui ritornano dal lavoro, in direzione Sassuolo se, da parte dell’associazione dei comuni, esiste un monitoraggio dei momenti e dei luoghi in cui le macchine per la rilevazione automatica della velocità sono installate se esiste e cosa prevede la convenzione tra i diversi comuni dell’associazione per la gestione associata del servizio coordinato di polizia municipale e in particolare a chi spetti il coordinamento delle attività di gestione della convenzione se anche i proventi delle contravvenzioni elevate dai diversi comuni vengano ripartite in base alla popolazione o l’entrata spetti esclusivamente al comune nel territorio del quale la contravvenzione è stata elevata se vi siano modi particolari e chi ne sia preposto, nel caso di contestazione della contravvenzione da parte di qualche cittadino, per permettere al cittadino di spiegare le proprie ragioni e tentare diintrodurre un contraddittorio con l’ente che permetta, eventualmente, un sindacato di legittimità extragiudiziale dell’atto amministrativo emesso .
Ha così risposto al Consigliere Scalabrini, Il Sindaco graziano Pattuzzi che ha ricordato innanzi tutto come non vi sia nessun intento persecutorio nel posizionamento delle macchine del controllo e della rilevazione di velocità. E soprattutto non risponde al vero che gli orari in cui la polizia municipale colloca i sistemi di rilevazione coincidano con le fasce orarie indicate(di inizio e termine lavoro nell’interrogazione del consigliere.
E’ anche necessario ricordare, a livello generale e di comportamento, come a tutti noi non faccia piacere incappare in accertamenti che portano ad una sanzione. Per quanto riguarda la gestione e il controllo-riscossioni delle sanzioni, l’articolo apposito della convenzione non preveda alcuna ripartizione delle sanzioni pecuniarie accertate.
Il Sindaco ha inoltre ricordato i vari livelli di competenza delle strade summenzionate dal consigliere che si intersecano toccando differenti organismi (Provinciali, comunali, Anas) adibiti alle funzioni di competenze delle arterie stesse.
Proprio con la creazione del Corpo unico di Polizia Municipale è stato istituito anche un unico ufficio che segue le contestazioni.
Corrado Scalabrini si è dichiarato soddisfatto delle risposte ottenute in merito e fornite dal Sindaco. Risposte, ha spiegato Scalabrini che sgombrano il campo da dicerie e inesattezze ricorrenti.
Al punto successivo Angioletto Usai, capogruppo del PDCI, ha interrogato l’Amministrazione Comunale per chiedere chiarimenti in merito ai distributori di latte fresco. Usai, giudicando positiva l’azione della Giunta municipale che ha portato all’apertura del punto all’interno dell’area urbana di Sassuolo, sottolineando come sia necessaria l’emanazione di un regolamento apposito per definire i criteri di nuove concessioni, ha chiesto la sospensione del rilascio di nuove autorizzazioni in merito.
Ha così risposto al quesito di Usai, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Sandro Morini che, precisando come risulti oltremodo difficile, in un periodo dove la cultura giuridica propende per una liberalizzazione dei vari settori produttivi
Tuttavia l’amministrazione Comunale, ha sottolineato Morini, per non creare sovrapposizioni, verranno contenute le licenze pubbliche complessivamente, concesse ai produttori. E per quanto riguarda le zone della città si prevedono ulteriori coperture nell’area Nord e a San Michele.
Angioletto Usai, auspicando quindi la rapida adozione dello specifico regolamento, si è dichiarato comunque soddisfatto della risposta ricevuta dall’Assessore in merito.
Infine, l’ultimo punto nel programma dei lavori della seduta, relativo alla convenzione tra i Comuni modenesi facenti parte del Distretto Ceramico per la gestione associata dei servizi e funzioni in materia di tutela e controllo della popolazione canina e felina, ha determinato uno specifico e lungo confronto tra i consiglieri delle diverse rappresentanze politiche.
In sostanza, come ha ricordato nella presentazione, L’Assessore all’Ambiente Giuseppe Megale, con questo atto, L’amministrazione Comunale sassolese prosegue le determinazioni amministrative che consentiranno di arivare alla realizzazione, attesa, del nuovo Canile intercomunale e della gestione associata della struttura stessa.
Considerato che i Comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello hanno ritenuto opportuno avvalersi dello strumento della convenzione al fine di gestire in forma associata le funzioni in materia di tutela e controllo della popolazione canina e felina ai sensi della L.R. 27/00 e ss. mm. ed ii., allo scopo di evitare la dispersione di risorse e professionalità derivabile da gestioni autonome e particolari effettuate da ogni comune, con conseguenti gravi limitazioni nel raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge succitata; ritenuto necessario, in particolare, attuare in forma coordinata e associata la gestione delle strutture utilizzate per l’esecuzione degli obblighi imposti dalle leggi statali e regionali richiamate e i servizi di cattura dei cani vaganti e ricovero temporaneo e permanente dei cani e dei gatti; vista la convenzione tra i comuni facenti parte dell’associazione dei comuni modenesi del distretto ceramico per la gestione associata di servizi e funzioni in materia di tutela e controllo della popolazione canina e felina, ai sensi della LR 27/00 atteso che tale convenzione prevede, tra l’altro, che: il Comune di Formigine, individuato come comune capofila per la gestione dei servizi oggetto di convenzione, provveda a stipulare apposito contratto di locazione della struttura con le società patrimoniali proprietarie del canile/gattile, nonché a svolgere le procedure di gara per la gestione della struttura e dei servizi di cui alla LR 27/2000; venga costituito un comitato composto da un rappresentante di ciascun ente convenzionato, con funzioni consultive e propositive in materia di organizzazione e gestione dei servizi oggetto di convenzione e relativi aspetti economico – finanziari; la durata dell’atto sia fissata in anni trenta decorrenti dal giorno successivo alla stipula, salvo rinnovo previo accordo tra le parti;
Sono poi intervenuti, nel merito della discussione apertasi, i seguenti consiglieri, di cui, per ragioni di sintesi, diamo conto delle parti principali e salienti delle posizioni espresse.
Gabriele Giovanardi, a Gruppo Misto, anche a nome di Mario Cardone ha infatti brevemente ricostruito la complessa trama che in tutti questi anni, a partire dai primi atti della discussione che – in sintesi – ha poi portato alla mancata approvazione da parte del Comune di Formigine dell’atto necessario, rendendo nulle le delibere già approvate, dei Comuni di Fiorano e e Maranello.Duro il giudizio di Giovanardi sulla gestione dell’ENPA che ha però assicurato il proprio voto favorevole, nella speranza di arrivare presto alla soluzione di questo annoso problema.
Vista la complessità e drammaticità della situazione che ha portato all’uscita di scena definitiva dell’ENPA dalla gestione del canile di Colombaro che avrebbe dovuto diventare la nuova struttura sovracomunale;
data la inderogabilità di realizzare un nuovo canile e la lentezza con la quale i quattro Comuni stanno portando avanti tale iniziativa e l’importanza che rivestono gli animali di affezione (/prevalentemente cani e gatti) all’interno dei nuclei familiari.
Mario Cardone ha sottolineato la necessità urgente di arrivare alla fase conclusiva di questa situazione, ricordando inoltre l’indispensabile adozione del necessario regolamento, ancor’oggi mancante, per la protezione e gestione animali.
Gianfrancesco Menani ha anch’egli ricostruito volto al superamento, di fatto, della situazione di stallo, in cui versa attualmente il nostro territorio ancor privo di una struttura destinata specificamente, come prevede la legge 281 del 1991 e quella regionale n. 27/2000, la realizzazione di una specifica struttura di ricovero per cani e gatti.
Menani ha criticato i passaggi che in tutti questi anni hanno condotto così farraginosamente alla determinazione di atti che hanno rivelato tutta la loro insufficienza e difficoltà d’attuazione rispetto al presupposto coordinamento dei quattro comuni. Troppe le lacune e le mancanze, sia sul piano metodologico che su quello contenutistico per il capogruppo della Lega Nord padania, che ha annunciato il proprio voto contrario.
Massimo Benedetti ha ricordato come questo intervento, nella sua fattispecie, costituisca un caso esemplare di spreco di denaro pubblico e di risorse della collettività. E’ questo,a giudizio di Benedetti, il tema vero e di fondo, di una situazione di gestione fallimentare delle finanze pubbliche. Per questi motivi il capogruppo ha annunciato il suo voto contrario.
Paolo Vincenzi, di Forza Italia – Pdl, collegandosi alle ricostruzioni già operate dai consiglieri Giovanardi e Menani, ha posto l’indice sullo spreco di risorse in generale, ribadendo l’assurdità dei costi pubblici per la realizzazione di una struttura divenuta carissima e che si prefigura – per i costi gestionali – come un autentico hotel a 5 stelle e quindi sproporzionato, per i nostri amici animali.
Rocco Capuozzo –PCL si è dichiarato contrario ad un atto di questo tipo, portato nelle Commissioni Consiliari in modo blindato, cioè senza la possibilità di un’analisi nel merito delle proposte presentate e con pochissimo tempo a disposizione per le necessarie fasi di approfondimento. Anche la esclusione di Associazioni o raggruppamenti di altre realtà di volontariato che operano nel campo della protezione animale, costituisce per il capogruppo PCL, ulteriore elemento di incongruità e per tali motivi ha annunciato il suo voto contrario al provvedimento.
Massimiliano Righi – PD ha invece difeso l’atto che a suo giudizio porta finalmente verso l’iter finale una vicenda che si trascina da troppo tempo e con la quale si fornirà ora finalmente una risposta concreta ai problemi della gestione della popolazione animale.
Angioletto Usai ha invece sottolineato l’urgenza inderogabile di un regolamento specifico anche per la protezione degli animali.
Anche Usai, tuttavia, ha censurato la modalità con la quale in Commissione, si è giunti all’esame, in tempi troppo ridotti, di provvedimenti così importanti.
In conclusione, l’assessore all’Ambiente Giuseppe Megale, sottolineando come invece, a suo giudizio, e a differenza di altri Comuni italiani gestiti da altre coalizioni politiche, a Sassuolo non si sprechino affatto risorse finanziarie, ha caldeggiato l’adozione di un attocce permette un importante passo avanti – per la gestione provvisoria della struttura di Colombaro al superamento della stessa e arrivare quindi alla realizzazione del nuovo impianto.
La votazione sul punto in oggetto ha quindi fatto registrare il seguente esito: favorevoli: Sindaco, P.D., Gruppo Misto, Scalabrini C., Tincani, PDCI
contrari: Capuozzo R. (PCL), L.NORD., A.N., -PDL Poplari –Liberali PDL; astenuti: Nessuno. L’atto è stato quindi approvato.