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Cisl FP Emilia Romagna revoca la sciopero del 7 novembre

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Dopo mesi di campagna denigratoria e rifiuto del confronto con le Organizzazioni Sindacali, grazie alle tante iniziative svolte dai lavoratori, il Governo ha finalmente aperto quel tavolo di confronto chiesto da tutti i sindacati.

“In una situazione che solo pochi giorni fa sembrava impossibile”, sostiene Roberto Pezzani Segretario Generale della Cisl FP dell’Emilia Romagna “con la sottoscrizione del Protocollo del 30 ottobre la Cisl Fp ottiene”:
– la restituzione integrale di 730 milioni di euro sottratti dai fondi unici delle amministrazioni centrali; conseguentemente dal 1 gennaio 2009 nessun dipendente di una qualsiasi Pubblica Amministrazione si vedrà ridurre lo stipendio come invece sarebbe stato;
– rinnovi contrattuali certi per gli anni 2008/2009 con una base di partenza minima del 3,2% dal quale contrattare poi le ulteriori risorse con l’Aran;

– l’applicazione già dal 2010 dell’allineamento del sistema contrattuale privato a quello pubblico, con evidenti vantaggi di rapidità dei rinnovi contrattuali e sulla base di un indice di inflazione europeo uguale per pubblico e privato.
“Questa è un’ulteriore tappa” continua Pezzani, “che si colloca all’interno di un percorso di confronto che HA COME OBBIETTIVO la RIFORMA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI all’interno di regole che valorizzino il lavoro dei Pubblici Dipendenti migliorando efficienza ed efficacia.
La Cisl e’ un sindacato che contratta, qualunque sia il governo con il quale si trova a trattare, per raggiungere risultati concreti e non per prese di posizione ideologiche, con l’unico obiettivo di salvaguardare l’interesse dei lavoratori!!”


«In questo momento, alla luce della ripresa del confronto con il governo e dei primi risultati raggiunti, crediamo sia più utile continuare a contrattare – spiega Nadia Francia, neo segretaria provinciale della Cisl Funzione pubblica di Modena – Pur non cambiando strategia, devono mutare gli strumenti della nostra azione. La mobilitazione serve per contrattare, contrattare serve per ottenere miglioramenti nell’interesse dei lavoratori e del Paese».

Francia sottolinea che, dopo mesi di campagna denigratoria e rifiuto del confronto con i lavoratori, il governo ha finalmente aperto quel tavolo di discussione richiesto da tutti i sindacati per ripristinare le risorse che erano state tagliate dall’esecutivo, rinnovare i contratti, trovare ulteriori fondi per la contrattazione decentrata, migliorare l’efficienza delle amministrazioni senza punire i dipendenti, ma mettendo mano all’organizzazione e gestione degli enti. «Abbiamo ottenuto conquiste che solo fino pochi giorni fa sembravano impossibili – sostiene la segretaria della Cisl-Fp di Modena – I contratti saranno rinnovati per gli anni 2008/2009 a partire da un aumento del 3,2 per cento, sulla base del quale si discuteranno ulteriori risorse con l’Aran; inoltre sono stati restituiti integralmente i 730 milioni di euro sottratti alle amministrazioni centrali e destinati ai fondi speciali di produttività. Di conseguenza non vengono più ridotti, come prevedeva la legge 133/08, i fondi per le autonomie locali e la sanità, che hanno anzi la possibilità di recuperare altre risorse derivanti dai risparmi di gestione per destinarle alla contrattazione integrativa. Infine è stata concordata l’applicazione già dal 2010 dell’allineamento del sistema contrattuale privato a quello pubblico, con evidenti vantaggi in termini di rapidità dei rinnovi contrattuali sulla base – conclude Nadia Francia della Cisl – di un indice di inflazione europeo uguale per il sistema pubblico e quello privato».