Il progetto industriale presentato dalla direzione aziendale della Gambro-Dasco di Medolla ai Sindacati nell’incontro del 30 ottobre scorso, è ancora insufficiente e incompleto.
Mancano chiari riferimenti agli investimenti per i prossimi anni, sia rispetto allo sviluppo della nuova macchina per dialisi che all’eventuale
potenziamento dello stampaggio.
Inoltre, l’azienda ancora prevede la delocalizzazione in Repubblica Ceca dei due reparti di assemblaggio automatico e manuale del settore plastica, che per i sindacati sono invece ancora funzionali alle logiche di impresa
per garantire produzioni di qualità e il mantenimento a Medolla di tutto il sito produttivo.
Pur in una logica di ristrutturazione aziendale, i Sindacati chiedono garanzie certe – che al momento non sono state rese note – per una giusta ricollocazione del personale all’interno dello stabilimento di Medolla, di tutto il personale sia i lavoratori a tempo indeterminato che quelli precari. Ciò anche a fronte della disponibilità dell’assessore provinciale
a promuovere corsi di riqualificazione per gli eventuali esuberi dichiarati dall’azienda.
(FILCEM/CGIL e FEMCA/CISL Mirandola)