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Riforma università: intesa nella maggioranza

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La maggioranza ha raggiunto un’intesa sulla riforma dell’università mentre prosegue il movimento di protesta degli studenti contri i tagli decisi dal Governo. Ad annunciarlo è stato il capogruppo alla Camera della Lega Roberto Cota, al termine di un vertice con Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli.

”Il ministro Gelmini – ha detto Cota – annuncerà il provvedimento, che punta a migliorare l’università. La Lega è soddisfatta perché ha ottenuto rassicurazioni anche sulle scuole di montagna” che ”non verranno toccate”.
A Palazzo Grazioli, oltre al ministro Mariastella Gelmini, erano presenti per la Lega i capigruppo di Camera e Senato Roberto Cota e Federico Bricolo. Per il Popolo delle libertà, il presidente dei senatori Maurizio Gasparri e il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto, accompagnati dai loro vice, rispettivamente Gaetano Quagliariello e Italo Bocchino.

”Non c’è nessuna frenata da parte nostra, andiamo avanti”, ha assicurato Maurizio Gasparri. ”La riforma è una questione a tappe: ci sarà un disegno di legge complessivo, alcune linee guida da discutere con studenti, professori e università, decreti per questioni urgenti in agenda. Non c’è una sola azione su un tema così complessivo, non una misura unica, ma una serie di misure che seguono la linea chiara di garantire il diritto allo studio e combattere gli sprechi”. Gasparri ha spiegato, inoltre, che i tagli già programmati nella manovra economica di luglio per il 2009 resteranno mentre, per quanto riguarda il 2010, “saranno oggetto di riflessione, perché vedremo quanto potremo fare nel corso del prossimo anno sul fronte della lotta agli sprechi per evitare di intaccare la sostanza dell’attività didattica”. Gasparri difende poi la legge Gelmini: “La riforma sulla scuola è sacrosanta. Un sondaggio di Sky ci dice che quasi il 60% degli italiani è d’accordo”.

Il Pd accoglie con favore il nuovo orientamento della maggioranza. ”Finalmente oggi si sta facendo strada un po’ di realismo che ha spinto oggi la maggioranza a decidere che si procederà prima attraverso l’individuazione di linee guida da discutere e poi attraverso un ddl. Verrebbe quasi da dire che avevamo ragione noi…”, ha affermato in una nota Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama. ”Ma per aprire un vero confronto – ha avvertito – è necessario che il Governo sospenda i tagli previsti per la scuola e l’università dalla finanziaria di luglio”.

Fonte: Adnkronos