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Terre d’Acqua: approvato l’accordo di pianificazione dei Piani strutturali

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Si è concluso positivamente, con l’Accordo di pianificazione, il percorso comune di elaborazione dei Piani strutturali (Psc) in forma associata dei Comuni dell’Associazione Intercomunale Terre d’Acqua (Anzola dell’Emilia,
Calderara di Reno, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in Persicelo, Sant’Agata Bolognese). L’Accordo è poi stato approvato dalla giunta provinciale, nella seduta odierna.


“Si tratta – commenta il vice presidente Giacomo Venturi – di un atto fondamentale per l’approvazione degli strumenti urbanistici comunali, ed è particolarmente significativo in quanto sancisce la piena condivisione
degli obiettivi, delle scelte strategiche e dello schema territoriale proposti dalle amministrazioni comunali; oltre al suo valore politico, questa scelta comporterà una significativa semplificazione dell’iter di
approvazione dei Psc, riducendo della metà i termini massimi per l’espressione da parte della Provincia delle riserve e dell’intesa e –
soprattutto – offrendo ai Comuni la possibilità di procedere all’auto-approvazione del Psc”.
“La definizione dell’Accordo di pianificazione tra la Provincia e i Comuni dell’Associazione Terre d’Acqua, che segue l’esperienza del Comune di
Bologna, delle Associazioni Terre di Pianura, Reno Galliera e Valle Idice – continua Venturi – testimonia la comune visione delle strategie di sviluppo territoriale previste per la pianura bolognese da parte del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) e delle amministrazioni locali.
Il procedimento di approvazione dei Piani strutturali dell’Associazione Terre d’Acqua, infatti, costituisce un ulteriore esempio di applicazione delle procedure di pianificazione comunale in forma associata promosse
dalla Provincia di Bologna successivamente all’approvazione del Ptcp, attualmente in corso nella maggior parte delle Associazioni della Provincia.
L’Accordo di pianificazione, dunque, è l’ultimo atto del percorso comune dell’Associazione, che prossimamente sarà impegnata nell’elaborazione degli specifici strumenti di pianificazione urbanistica (il Psc, il Regolamento urbanistico ed edilizio-Rue, il Piano operativo comunale-Poc) per ogni Comune”.
“Per quanto riguarda gli argomenti specifici dell’Accordo – conclude Venturi – il testo fa esplicito riferimento ai contenuti dei documenti di
pianificazione comunale (Quadro conoscitivo, Documento preliminare e Valsat) prodotti congiuntamente dalle amministrazioni comunali e discussi durante la Conferenza di pianificazione conclusasi lo scorso 24 luglio, che dovranno costituire il riferimento per la successiva elaborazione degli strumenti di pianificazione comunale.
Questo atto contribuisce a definire un contorno sempre più definito e positivo del progetto di sviluppo comune e contemporaneo che il Ptcp ha avviato e che ha visto gran parte del territorio, dei cittadini e delle istituzioni del sistema metropolitano bolognese, impegnato in una opera di progettazione e pianificazione del futuro e dello sviluppo coordinata e condivisa.
Un’esperienza che può a buona ragione configurarsi come una prova generale di quel governo metropolitano del territorio bolognese verso cui dobbiamo tendere con sempre maggiore determinazione per promuovere efficacia, efficienza ed economicità nelle decisioni,nelle scelte e nelle azioni di
governo delle nostre comunità”.