“I beni indicati dal Pubblico Ministero – spiega il gip Andrea Minetti, che ha disposto i sequestri preventivi – costituiscono corpo del reato associativo e dei delitti di turbativa d’asta, siccome le amministrazioni comunali, in sede di indizione delle gare oggetto di indagine, hanno deciso di non procedere all’acquisto delle apparecchiature bensì al loro noleggio, riconoscendo alle ditte locatrici compensi su base percentuale proporzionali alle contravvenzioni, elevate grazie all’utilizzo dei dispositivi o a canoni fissi sul loro utilizzo”.
Le somme sequestrate costituiscono, in sostanza, i soldi che i comuni hanno incassato grazie alle multe inflitte agli automobilisti sorpresi dalle apparecchiature per rilevare le infrazioni semaforiche.
Nei mesi scorsi, erano stati arrestati 4 imprenditori, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta per favorire le rispettive imprese. I comuni coinvolti nei sequestri si trovano nelle provincie di Milano, Como, Novara, Livorno, Varese, Mantova, Pistoia, Modena, Viterbo, Caserta, Firenze, Verona, Belluno, Bologna.