Assoluzione. Questa è la richiesta dell’avvocato Piero Piccinini, difensore di Nicolae Romulus Mailat nel processo dove il romeno è accusato di omicidio volontario, rapina e violenza sessuale.
”Assolvete secondo quanto dispone l’art. 530 del codice di procedura penale e cioè per insufficienza di prove. La colpevolezza di Mailat non è certa, le testimonianze che lo accusano sono contraddittorie. E se sussiste un dubbio ragionevole sulla sua responsabilità si impone l’assoluzione”.
In particolare – secondo il penalista – non coinciderebbero le testimonianze di Emilia N., che chiamò le Forze dell’ordine e fece scoprire il delitto, e quelle di Dorin O., suocero di Mailat.
Un altro punto preso in esame è la confessione di Mailat a proposito della sottrazione della borsa della Reggiani: questa confessione, dice Piccinini, non rappresenta per lui neanche un reato. Il suo intento comunque era quello di allontanare da sé l’accusa più grave, quella dell’omicidio.
La tesi della difesa è che sul luogo dell’aggressione ci sarebbero state più persone. Quando il suo difensore ha concluso l’arringa Mailat è scoppiato a piangere, pensando – ha confidato all’interprete – alle disgrazie che hanno colpito la sua famiglia.
Fonte: Adnkronos