Home Lavoro Modena: NIdiL appoggia la mobilitazione Cgil contro la manovra del Governo

Modena: NIdiL appoggia la mobilitazione Cgil contro la manovra del Governo

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Il Coordinamento territoriale del sindacato lavoratori atipici NIdiL/CGIL di Modena riunitosi lo scorso 22 ottobre, ha approvato all’unanimità un documento di sostegno al percorso di mobilitazione deciso dalla CGIL con manifestazioni, scioperi, presidi e assemblee nei luoghi di lavoro, per rivendicare dal Governo misure anti-crisi e contro i provvedimenti su
scuola, pubblico impiego, mercato del lavoro e stabilizzazione dei precari.


Per un sindacato che rappresenta i lavoratori somministrati e i collaboratori, è forte la preoccupazione per gli effetti della crisi
economica e per l’inadeguata risposta del Governo che non mette in campo misure a sostegno dei redditi da lavoro e strumenti per garantire l’occupazione. I lavoratori in somministrazione sono infatti i primi a soffrire degli effetti della crisi, con il mancato rinnovo dei contratti.
NIdiL/CGIL chiede che vengano previsti percorsi formativi e bacini dove attingere manodopera per poter ricollocare i lavoratori in somministrazione espulsi dai luoghi di lavoro.
Chiede inoltre politiche adeguate contro la precarietà che sappiano trasformare in lavoro dipendente i finti contratti di collaborazione basati
su mere convenienze di costo del lavoro e senza percorsi di crescita professionale.
Il Coordinamento di NIdiL ha inoltre evidenziato come precarietà e sicurezza sul posto di lavoro siano due facce della stessa medaglia e come i precari siano spesso le vittime degli infortuni sul lavoro per turni di
lavoro stressanti, mancanza di formazione.

Condanna è stata espressa anche verso i provvedimenti governativi relativamente agli “ispettori amici” che anziché sanzionare i datori di lavoro in palese violazione li aiutano a regolarizzare le posizioni, sul blocco delle stabilizzazioni dei precari nel pubblico impiego, sui tagli a scuola-università e sull’anacronistico ritorno al maestro unico alle elementari, e sulla minaccia del presidente del Consiglio di inviare le forze dell’ordine nelle università contro la mobilitazione degli studenti.