Sono quasi dieci anni che l’Associazione Volontari Ospedalieri opera a Pavullo, dove è nata nel 1999 per iniziativa dell’Associazione “Camminando per mano”. In Italia è stata fondata dal Prof. Erminio Longhini a Milano nel 1975.
Il professore, un giorno, mentre passava nel corridoio del suo reparto, sentì una donna che chiedeva un bicchiere d’acqua. Da quella semplice richiesta gli venne l’intuizione della necessità di volontari ospedalieri per sopperire alle minime necessità dei malati, in quanto il personale infermieristico ha già i propri compiti. Pensò così ad un’associazione che operasse nell’ospedale e nello spazio che in genere l’ammalato non ha: avere una persona con cui parlare, cui raccontare i propri crucci, la propria angoscia, i propri timori. Una persona al servizio di chi si trova in uno stato di bisogno e di sofferenza.
Ogni volontario offre un servizio gratuito di 2 ore settimanali, finalizzato a donare un aiuto morale e materiale a chi è ricoverato in Ospedale o è ospite in una struttura per anziani.
Attualmente operiamo presso: Ospedale di Pavullo, Casa soggiorno “Francesco e Chiara” di Pavullo, “Fili d’argento” di Pavullo, “Villa Pineta” di Gaiato- Pavullo, “Villa Frignano” di Crocette- Pavullo, residenza “S. Rocco” di Polinago.
All’Ospedale il servizio consiste nel portare un conforto ai degenti, contrastare l’isolamento e la solitudine in cui si trovano soprattutto quelli anziani, aiutarli ai pasti e nelle piccole incombenze quotidiane.
Nelle strutture per anziani il servizio è più vario: oltre alla compagnia, al conforto morale e materiale agli ospiti, si concretizza in attività di animazione: musica e giochi; festa dei compleanni; festività e ricorrenze, raccolta di testimonianze di vita…
Chi è il volontario A.V.O. ?
Sarebbe meglio chiedersi “ chi è il volontario… perché si dedica ad un servizio…come lo fa…? ”
Innanzitutto bisogna fare una riflessione sull’evoluzione che negli ultimi anni il volontariato ha fatto. Non è più un volontariato basato solo sulla buona volontà e sulla solidarietà, ingredienti indispensabili comunque, ma un volontariato che cerca di essere preparato, che cerca di conoscere l’ambiente in cui opera e che fa progetti su come intervenire concretamente. Non è facile e il più delle volte il volontariato incontra mille difficoltà legate sia alla mentalità dei volontari sia agli impedimenti pratici ed economici con cui deve fare i conti. Noi pensiamo sia indispensabile che il volontario si presenti come una persona preparata, disposta ad integrarsi con l’ambiente ed il personale della struttura dove sarà inserito, pronto ad attuare piccoli progetti e brevi percorsi di servizio.
Con tutto questo, teniamo a sottolineare che il volontario non sarà mai un professionista, un operatore, ma resterà sempre una persona che dona il suo tempo a servizio degli altri, anche se cercherà di farlo in modo competente. E’ una persona spinta da mille motivazioni per un servizio a favore degli altri: dal desiderio di rendersi utile, all’impulso di fare del bene… fino ad arrivare a motivazioni personali, come l’avere provato sulla propria pelle la malattia, l’avere avuto esperienze di dolore in famiglia…Avvicinarsi al mondo della sofferenza, della malattia e della vecchiaia può sembrare difficile, può fare paura…invece basta provare per rendersi conto che quanto si offre è ben poco in confronto a quello che si riceve! Il sorriso di un malato dal letto d’ospedale o la stretta di mano di un anziano sono il grazie più significativo che il volontario può ottenere.
Un articolo dello Statuto della nostra Associazione prevede corsi di formazione per nuovi volontari e di aggiornamento per chi è già in servizio. Questo perché, oggi più che mai, il volontariato non deve essere lasciato all’improvvisazione, ma deve essere un volontariato qualificato e preparato.
Nel mese di novembre si terrà un corso dal titolo “Vorrei…camminare un po’ con te”, nell’ambito del progetto sostenuto dal Centro Servizi Volontariato a favore di A.V.O.
Il corso, che si snoderà in tre incontri a partire da sabato 8 novembre 2008 ore 15,30 presso l’Auditorium “Giovanni Paolo II”, (struttura “Francesco e Chiara”) via S. Francesco, Pavullo sarà tenuto da Maria Carani – Counsellor Sistemica Relazionale.
“Il corso verterà su temi riguardanti l’ospedalizzazione della persona e le emozioni che circolano intorno a questo evento. In primo luogo il disagio vissuto dal malato e dalla sua famiglia, poi il vissuto emozionale di chi “volontariamente” dedica del proprio tempo per costruire una relazione d’aiuto che accompagna i protagonisti a percorrere un pezzetto di strada insieme. Si parlerà perciò di emozioni, di relazioni e di comunicazione, argomenti che riguardano strettamente ognuno di noi anche nella normale vita quotidiana” (Maria Carani).
Si rivolge ai volontari già in servizio, a chi desidera conoscere ed avvicinarsi al nostro volontariato e a tutti coloro che vogliono condividere questa esperienza di relazione umana.
Il presidente A.V.O. Pavullo
Franca Ascari Scanabissi