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‘Purgatorio’ della Socìetas Raffaello Sanzio al Valli di Reggio

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Proposto come seguito alla quarta edizione di VIE Scena Contemporanea Festival il Purgatorio, in scena martedì 28 e mercoledì 29 ottobre (ore 21) al Teatro Valli di Reggio Emilia, rappresenta la seconda tappa del progetto dedicato alla Divina Commedia di Dante, ultimo sforzo creativo firmato da Romeo Castellucci e dalla Socìetas Raffaello Sanzio.

Dopo il progetto dedicato alla Tragedia Endogonidia, questa trilogia rappresenta la realizzazione di una sinergia produttiva capace di unire molteplici realtà internazionali tra cui anche Emilia Romagna Teatro Fondazione (Produzioni della Divina Commedia: Socìetas Raffaello Sanzio; Festival d’Avignon; Le Maillon-Théâtre de Strasbourg, Théâtre Auditorium de Poitiers–Scène Nationale, Opéra de Dijon; barbicanbite09 London, as part of Spill Festival 2009; deSingel /Antwerpen, Kunstenfestivaldesarts; De Munt/La Monnaie / Bruxelles; Athens Festival; UCLA Live / Los Angeles; La Bâtie-Festival de Genève; Emilia Romagna Teatro Fondazione / Modena; Nam June Paik Art Center/Gyeonggi-do, Korea; Vilnius – European Capital of Culture 09, Vilnius International Theatre Festival Sirenos; Cankarjev dom / Ljubljana; F/T 09 Tokyo International Arts Festival).

Per la prima volta in Italia dopo il felice debutto avignonese, e unica tappa italiana fin’ora, Purgatorio rappresenta l’unica cantica che possiede una durata temporale, le anime raccolte in questo spazio non fanno nulla se non attendere.
Se l’Inferno pullula di corpi, in un coacervo sanguigno e carnale, nel Purgatorio si assiste a una crescente essenzializzazione del corpo che porterà alla sua totale assenza nel Paradiso. A differenza delle altre due cantiche il Purgatorio è il più simile all’esistenza terrena, è qui che Dante vede il cielo azzurro, le rocce, le piante, percepisce il vento, osserva la propria ombra, segno di presenza fisica, sente il proprio respiro. Lo spettacolo rappresenta il Purgatorio come perfetto doppio di ciò che accade nella realtà, ripete azioni conosciute di una quotidianità spesso fatta di incombenze. La famiglia rappresenta il ritratto di una società votata a far funzionare le cose con ordine ma che non per questo si libera dall’anonimato, dall’interscambiabilità e dalla solitudine. Il realismo della scena compete con quello del sogno così da iniettare il dubbio e confondere la coscienza.

Per info e biglietti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 al numero 059.2136021 o acquistando on line su Emilia Romagna Teatro oppure su Viva Ticket.