“Il problema non è il posto in cui farla ma il fato che non essendoci adeguate garanzie di sicurezza, di ordine pubblico, di sovranità e di trasparenza sui finanziamenti e sulle attività di una nuova moschea, questa non va fatta”. Così il Segretario cittadino e Consigliere comunale di Sassuolo, Claudia Severi (FI-PDL) Capogruppo in Consiglio provinciale.
“Prima di parlare di nuove autorizzazioni, sedi e riaperture sono necessarie riflessioni e serie garanzie non solo di ordine urbanistico ma anche sociale e di pubblica sicurezza. Il Sindaco invece continua a non rispondere alle domande poste da noi in consiglio comunale su chi è il “responsabile del culto” a Sassuolo, su chi costruirà e gestirà realmente la moschea, sugli imam che vi predicheranno con quali finanziamenti e sotto quale sovranità. Anziché partire da queste imprescindibili garanzie il Sindaco tratta una soluzione di compromesso onde evitare lo scontro. Gli sviluppi della discussione ci hanno confermato che l’associazione El Huda pur legittimamente costituita e di indiscusso spessore culturale non ha l’ultima parola. Chiediamo che Pattuzzi cominci con il negoziare la questione con la somma ed unica autorità religiosa, politica, amministrativa e non con altre figure che per quanto autorevoli sono dei portavoce. Chiediamo che il Sindaco coinvolga pubblicamente la somma guida spirituale islamica operante nel distretto onde fare discendere le vere proposte, le dovute garanzie e le conseguenti responsabilità, da cui possa partire il dialogo. Qui in gioco non c’è la libertà religiosa dei musulmani, che non è in discussione, ma la nostra volontà e capacità di affermare la nostra piena sovranità nazionale, il primato delle leggi italiane e la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
