Un imprenditore pachistano e’ stato arrestato con l’accusa di estorsione dalla Guardia di Finanza di Bologna per aver chiesto 10.000 euro ad un immigrato peruviano in cambio del nulla osta al lavoro subordinato, documento indispensabile per ottenere il permesso di soggiorno.
L’uomo, 36 anni, amministratore di una ditta di trasporti di Calderara di Reno, e’ finito in manette subito dopo aver perfezionato lo scambio, seguito passo dopo passo dai finanzieri in borghese. A fare da esca sono state due donne, parenti dell’immigrato, che ieri mattina si sono rivolte alle Fiamme Gialle denunciando la richiesta estorsiva. I finanzieri hanno suggerito loro di stare al gioco e di chiedere un appuntamento per la consegna del permesso di lavoro. Subito dopo hanno fotocopiato le banconote, 5.000 euro in tutto, meta’ di quanto richiesto. Ieri, verso l’ora di pranzo, si sono appostati in via Emilia Ponente e, dopo aver assistito alla consegna del denaro e al rilascio dei documenti, sono saltati fuori e hanno arrestato l’imprenditore.
Le successive perquisizioni della ditta e del’abitazione del pachistano hanno permesso di recuperare fotocopie di passaporti e documenti. Il caso potrebbe non essere isolato.