Tasso Euribor, spread, rinegoziazioni. Per aiutare a orientarsi nella difficile e spesso oscura terminologia bancaria, il sindacato dei pensionati della Cgil Emilia-Romagna pubblica sulle pagine del numero di ottobre del suo mensile “Argentovivo” una guida ai mutui per la casa.
Utile a chi ha già comprato casa e sta valutando l’ipotesi di rinegoziare il proprio mutuo, ma anche a chi una casa ancora non ce l’ha e non sa che cosa scegliere tra tasso fisso e tasso variabile, la guida curata da Ermanno Rossi di Federconsumatori fa chiarezza tra i diversi tipi di prestiti bancari e dà qualche consiglio per evitare brutte sorprese.
Innanzitutto, nell’accendere un mutuo a tasso variabile è bene controllare, accanto al tasso Euribor legato alle oscillazioni del mercato finanziario, il valore dello spread, ovvero del ricarico che ogni banca aggiunge come proprio ricavo. Un esempio? Su un mutuo ventennale di 100 mila euro, con uno spread del 4% si spendono in interessi 45.435 euro. Basta che lo spread sia superiore di un solo punto percentuale e gli interessi ammontano a 58.390 euro: una differenza di circa 13.000 euro, il 28% in più.
Attenzione anche alle rinegoziazioni, introdotte dall’intesa tra Ministero del Tesoro e Associazione bancaria italiana per venire incontro alle famiglie in difficoltà di fronte all’aumento dei mutui a tasso variabile. La rata costa meno, ma il mutuo può prolungarsi di molti anni e il capitale da rimborsare rischia di aumentare in modo spropositato.
Sull’ultimo numero di “Argentovivo”, a giorni distribuito in tutta la regione ma già consultabile sul sito web Spi ER, vengono inoltre illustrate le novità introdotte dalla legge 133 del 6 agosto 2008, che più interessano i pensionati e le pensionate: si va dal cumulo fra pensione e reddito da lavoro, ai nuovi requisiti per il diritto all’assegno sociale.
Spazio anche all’attualità, con la storia all’insegna dell’integrazione e del dialogo di un piccolo paese di provincia. E’ Galeata, nel forlivese: qui su 2.499 residenti ben 485 sono immigrati – pari al 19,40%, la più alta percentuale in Italia – e quasi la metà dei nuovi nati è di origine straniera. I nuovi cittadini, quasi tutti extracomunitari, lavorano nel settore avicolo, in quello metalmeccanico, nell’edilizia o nell’assistenza domiciliare. I loro figli frequentano le scuole di ogni grado, contribuendo a non farle chiudere. La criminalità non è in aumento, il Comune organizza corsi di lingua per i nuovi arrivati e incontri multietnici aperti a tutti.
Su “Argentovivo”, non manca, naturalmente, l’analisi politica, economica e sindacale, con la relazione di Maurizio Fabbri, il segretario generale dello Spi-Cgil Emilia-Romagna, che alla luce delle scelte del Governo e dell’andamento negativo dell’economia italiana, annuncia una nuova stagione di mobilitazione dei pensionati.